giovedì 29 dicembre 2011

Daje ad aspettà stà stella...

...vabbè, auguro a tutti un felice Capodanno a base di cotechino ed arti amputati, un felice nuovo anno e, ovviamente, una felice Apocalisse.

Salute e Pace!

martedì 20 dicembre 2011

Intorpidimento da ferie.

Ed eccoci di nuovo qua nella capitale. Tra cannelloni, panettoni e Playstation varia sto passando ben poco tempo davanti al computer. Quindi possiamo mettere un bel cartello "Semichiuso per ferie" nel blog per ora (semi perchè, nel caso la Stella di Betlemme ripassasse di qua e mi investisse con una serie di radiazioni paradimensionali, capaci di farmi venire violenti spasmi di ispirazione, allora qualcosa lo scriverei).

Pace e bene! Ci risentiremo per gli auguri. :)

venerdì 16 dicembre 2011

Ringrazio Infinitamente...

... il mio professore di Speaking, per essere un cazzone disadattato ma anche un ottimo insegnante. Lo ringrazio per i quiz, gli scioglilingua, lo slang suburbano e i cioccolatini di Natale (che so già mi faranno venire la diarrea). Spero di averlo nella stessa classe l'anno prossimo.

Ringrazio infinitamente la mia partner di lingua per essere la più colossale rompicoglioni che abbia mai messo piede nella città di Londra. Grazie per avermi scarabocchiato il quaderno una ventina di volte, quasi distrutto la spalla ed avermi assillato col tuo francese. Sei una scorbutica scocciatrice e in fondo ti voglio bene. Auguro tutto il bene del mondo a te e a tua madre.

Ringrazio infinitamente la ragazza francese dall'altra parte della classe. Anche senza parlarci, a forza di sorrisi mi avrai reso per forza alla fine un uomo migliore.

Ringrazio infinitamente i membri lo staff di Forbidden Planet per essere una manica di capitalisti incalliti, ma comunque ben forniti di fumetti e compagnia bella. Farò buon uso di Transmetropolitan e Planetary.

Ringrazio infinitamente Pret a Manger per la dose di sushi settimanale.

Ringrazio infinitamente Mattia per i bei ricordi estivi con 5 gradi 'C di vento freddo.

Ringrazio infinitamente quei quattro sgallettati con cui ho avuto l'onore e il dispiacere di fare la conoscenza qui a Londra.

A chi non rivedrò a Gennaio, auguro buone feste e un buon inizio d'anno. Per gli altri invece ci si rivede dall'altra parte.



Abbiamo finito con le notizie qui a Radio Londra. Resistete alle armate del Fuhrer. Dio benedica gli Alleati e McDonalds. Passo.

mercoledì 14 dicembre 2011

Shottino #2

"When we drink, we get drunk.
When we get drunk, we fall asleep.
When we fall asleep, we commit no sin.
When we commit no sin, we go to heaven.
So, let's all get drunk, and go to heaven!" (cit. commento su Youtube)

lunedì 12 dicembre 2011

Musica d'Autunno Morente

Ho il cervello intoppato al momento. Sinapsi deragliate che si scontrano l'un l'altro, stridendo come trenta teiere lasciate accese sul fuoco, o come una fila di unghie sulla lavagna.

E' un qualcosa di violento e difficilmente controllabile. Devo prendermi cura della mia salute per evitare di avere un esaurimento nervoso. Rilassiamoci.

L'inverno è arrivato ormai. Fa freddo, Babbo Natale stà per arrivare, portando con se i suoi bei regali opportunemente fabbricati nella sua fabbrica (una base militare ultra segreta, la più tecnologicamente avanzata della Lapponia!). Ma il gelo lo ha preceduto di molti giorni portandosi appresso i suoi di doni: sinusite, forme più o meno creative di raffredore, influenza, acciachi vari, pioggia (nel vostro caso) e vento (nel mio caso).

Ma piuttosto che soffermarmi sulla stagione che sta arrivando, preferisco dedicare questo post all'autunno che se ne sta andando.
E visto che sono psicologicamente malato e non riesco a farlo a parole, lo esprimo in musica.

All'inizio avevo trovato solo cinque brani adatti ad un post del genere, ma poi (grazie anche a dei suggerimenti e a dei consigli) sono aumentati, e mi sono sforzato di trasformarla in una lista da dieci canzoni proprio come nel precedente post correlato. Come al solito non si tratta di una vera e propria classifica (i nomi non valgono nulla, e mi servono solo per comodità). Spero che l'apprezziate, come sempre, e che vi stiate godendo questo tempo di metamorfosi molto strano e decisamente spietato.

10) "Silent Melody" - Working For A Nuclear Free City (Infamous Soundtack).




9) "Total Paranoia" - Serj Tankian (Batman: Arkham City Soundtrack)





8) "Two of Us" - Beatles.

Non ho mai avuto un opinione dei Beatles particolmente positiva. In genere tendo a bollarli (a parte George Harrison, che Dio lo abbia in gloria) come quattro sfigati di Liverpool a cui il mondo ha deciso (senza chiedermi nessun parere al riguardo) di assegnare il ruolo di "band più importante della storia della musica". Hanno fatto canzoni carine, questo è certo. Anche questa è una canzone carina, niente di più e niente di meno, eppure non riesco a togliermela dalla testa. Sarà che mette serenità. Postiamola!




7) "Casa mia" - Spaziobianco.

Questi sono davvero bravi! Se avete la possibilità andatevi a vedere il loro canale Youtube e guardatevi qualche loro video.



6) "Quando sarò vecchio" - Jovanotti.

Non avrei mai immaginato che avrei messo una canzone di Jovanotti all'interno delle mura di questo blog, soprattutto non una delle ultime. Eppure questa mi ha colpito molto. Si ringrazia la Signora Sorina per averla passata. ^^



5) "Destra Sinistra" - Giorgio Gaber.

Giorgio Gaber questo autunno non è decisamente mancato. :)



4) "Dagli all'Untore" - Caparezza.



3) "Bohemian Rhapsody" - Queen.

Un classico.



2) "My Body is a Cage" - Peter Gabriel (Cover degli Archade Fire)

Avrei voluto postare la versione originale degli Arcade Fire, ma visto che avevo già trovato una canzone per loro, ho scelto la bellissima cover di Peter Gabriel.



1) "Wake Up" - Arcade Fire.

Questa canzone è ottima quando ti viene voglia di urlare. E come se qualcuno lo facesse al posto tuo. Masterpiece!


E come al solito auguro a tutti voi una gioiosa fine del mondo. Abbraccioni. :)

domenica 11 dicembre 2011

Grant Morrison - Parlare con gli Dei.


Intervista a Grant Morrison, dove racconta le sue esperienze di vita e la sua evoluzione come artista, musicista, mago del Caos e soprattutto scrittore di fumetti.

lunedì 5 dicembre 2011

Shottino #1

"I'm a religious so I MUST be a discriminating BIGOT who hates anyone who doesn't agree with my beliefs and I MUST hate gays and damn people to hell. -.-" - (cit. tratta da Deviantart.)

sabato 3 dicembre 2011

Pi Esse.

Oggi è il 3 Dicembre. Sono passati due mesi dal post in cui decidevo, dopo quasi tre mesi di assenza, di tornare a scrivere qualcosa sul blog. E in questi due mesi chi ha voluto, e come ha potuto, mi ha dato il suo sostegno. Alcuni avevano un blog, altri hanno commentato senza avere un account oppure come Anonimi, però in ogni caso l'hanno fatto. Vorrei ringrazarli...vorrei ringraziarvi tutti per il sostegno che mi avete dato in questo periodo. Un bel pollice in su! :)

Ovviamente questo non è un piagnisteo, ma una semplice considerazione di quello che sono riuscito a combinare in tutto questo tempo, anche con il vostro aiuto. Potrò capitare in futuro che non scriverò per un pò (spero di no), ma l'importante è che non perda il piacere di farlo. La voglia forse, il piacere mai.




Pace e Bene, vado a mangiare una pizza.

Fafhrd e il Grey Mouser.

Erano già parecchi mesi, diciamo dall'inizio di quest'estate, che andavo cercando questo fumetto, introvabile in Italia ma molto raro persino qui a Londra. Potete immaginare la mia sorpresa quando il mio sediciente coinquilino si presenta con una copia fresca fresca di ristampa in mano, tra la sghignazzata generale.

"Fafhrd e il Grey Mouser" è un fumetto del 1991 di Howard Chaykin, Al Williamson e Mike Mignola, basato sulle vicende dei due personaggi creati intorno al 1932 dallo scrittore Fritz Leiber Jr. assieme all'amico Harry Otto Fischer. Esse si svolgono nel mondo immaginario di Nehwon, in particolare nella nebbiosa città di Lankhmar.

I due ladri e truffatori sono uno l'antitesi dell'altro: l'uno è un stoico barbaro delle fredde terre del Nord alto quasi due metri, dalla voce affabile e dalla mente lucida, l'altro è un piccolo individuo proveniente da una qualche remota regione del Sud, in passato studioso di arti magiche, dal carattere cinico e dalla lingua pungente. Incontratisi per caso a Lankhmar, città sepolta dallo smog e piena di corruzione, furto ed idolatria, diverrano subito amici e compagni di avventura, soprattutto dopo una tragica perdita che li legherà nel profondo e che li farà partire per un lungo viaggio in giro per il mondo, attraverso terre esotiche e selvaggie, guidati dall'avidità e dalla voglia di sconfiggere la noia.
Nelle loro vicende incontreranno necromanti, vecchi sull'orlo della follia, fantasmi, creature marine, ladri ed assassini di ogni genere, persino esseri provenienti da mondi paralleli al loro. Solcheranno i mari e visiterano posti impervi, troveranno antichi tesori e ogni volta si ritroveranno più poveri e frastornati di prima, ma sempre pronti a ripartire per qualche nuova avventura al limite dell'impossibile, spesso per conto dei due misteriosi stregoni Sheelba e Ningauble.

Le storie di Fafhrd e il Grey Mouser si svolgono quindi in un mondo fantasy piuttosto fatiscente ed esotico, marcio ma allo stesso tempo colmo di una sorta di mistica bellezza, ben lontano dall'archetipo della Terra di Mezzo, ma più simile piuttosto alla terra di Hyborea di Conan il Barbaro.
Lo stile di Leiber è piacevole e infarcito di una ricca dose di dark humour e alle volte persini di erotismo (non mancano di certo un gran numero di giovani avvenenti nelle loro vicende). Le storie dei due spadaccini, a metà tra il fantasy barbarico e il genere "cappa e spada", alle volte superano la barriera dei generi, andando ad inglobare elementi tipici del thriller o dell'orrore.

Come sono entrato in contatto con questa storia? Grazie ad un gentile prestito (che oramai si è trasformato in vero e proprio sequestro armato, dato che risale più o meno al giugno del 2010) del Signor Giorgio Brunetti (che ringrazio, ovviamente).  Dopo essere venuto a conoscenza dell'esistenza di un versione a fumetti, o deciso di indagare più a fondo per riuscire a trovarne una copia, ma sia in Madrepatria che qui in Inghilterra le speranza di trovarne una copia sembravano piuttosto ridotte.

Bisogna ricredersi, alle volte.


Questa versione a fumetti, pubblicata da Dark Horse Comics nel 2007, si è rivelata essere una piccola ma luminosa gemma.
Essa contiene alcune storie tratte dalle prime tre raccolte ("Swords and Deviltry", "Swords Against Death" e "Swords in the Mist") per un totale di sette racconti. Tra questi sono presenti, con mia grande gioia, alcune delle mie storie preferite, come ad esempio "Lean Times in Lankhmar" o "Bazarre of  Bizzarre". Nell'ultima parte del volume è possibile trovare anche le prime pagine, direttamente tratte dai libri, di "The Snow Woman", la prima storia in ordine cronologico che racconta le prime vicende di Fafhrd.
Chaykin riesce a sintetizzare i dialoghi dei vari protagonisti senza intaccare minimamente il pregio dello stile di Leiber, tagliando nei punti giusti e con moderazione.
Il risultato grafico generale è eccezionale: i disegni sono funzionali e accattivanti, opera di un giovane Mike Mignola pre-Hellboy , e sono impreziositi di un grande numero di dettagli. L'inchiostrazione e la colorazione poi sono, a mio avviso, perfetti. Vi è una gamma di colori ampia e variegata, che però non sfocia mai in toni eccessivamente e brillanti. In generale il tutto si attesta su tonalità scure, tendenti al seppia, che riescono a dare al tutto un atmosfera sporca e caliginosa che è lo sfondo perfetto per le vicende.

Un lavoro inusuale e di certo non uno dei fumetti più commerciali del pianeta, ma se vi capita di passare in una fumetteria e, scavando nello strato più buio e nascosto dell'edificio, di aver la fortuna, o in casi come questi l'ausilio divino, di imbattervi in una copia di "Fafhrd e il Gray Mouser", compratevelo senza neanche pensarci. Ma pure se non vi piace il fantasy. Ma pure se non vi piacciono i fumetti. Fatelo!



P.S...



giovedì 1 dicembre 2011

Giusto perchè ho voglia di sentirvi.

"Se ti devi giocare la vita sessualmente, non giocare una mano da solo troppo a lungo" - Mark Twain, "Riflessioni sulla scienza dell'onanismo".

Ieri mi sono dedicato a "Melancholia", questo superpezzo flash scritto alle 2.00 di notte, che rappresenta un surrogato striminzito di questi due giorni passati un pò nel disappunto e nel malessere generale. Una sorta di promemoria per me stesso, per indicare i punti dove sono caduto e ricordarmi sempre di ripartire. Con più grinta.

Ho intrapeso una bella chiaccherata con il mio coinquilino francese, Medì, e penso che si tratti del più bel discorso di politica che io abbia mai fatto in diciannovequasivent'anni di vita, nonchè dei più interessanti che io abbia avuto il piacere di ascoltare negli ultimi tempi. Abbiamo parlato di economia, di crisi, di sogni infranti, di bidonville.
Abbiamo parlato di Roma, dell'Italia, della Francia, dell'America e della Tunisia. Di Sarkozy e di Berlusconi.
Ci siamo resi conto che come io non ho la minima idea di chi sia François Fillon, così come lui non ha nessunissima idea di chi sia di Giorgio Napolitano. I rispettivi TG nazionali non ne parlano, ma si dilettano solamente a discutere su un bel paio di tette (che siano esse quelle di Carla Bruni o di una delle tante ragazze di Arcore).
Abbiamo parlato di capitalismo, del fondo dorato di tutte le guerre, di come tutta l'Europa stia lentamente venendo asfissiata da questa crisi, che ha basi certe e riconosciute da tutti, ma dalla quale nessuno sembra trovare una via d'uscita.
Abbiamo parlato con un tono di malinconia certo. Abbiamo sputato del veleno. Ci siamo preoccupati per il futuro, eppure proprio questo ci ha fatto sentire più sollevati, ci ha dato un pò più di autocoscienza e anche un pò più di speranza.
Del resto è questo ciò che abbiamo, no?
Elpis."Speranza". Possiamo scegliere di accettarla, oppure sederci su una panchina ed aspettare che ci venga la voglia di puntarci una pistola alla testa.

Abbiamo un nuovo poster in camera. Cosa c'è di meglio che svegliarsi la mattina e trovarsi davanti una splendida opera di H. R. Giger, con i suoi splendidi incroci di carne umana e metallo? Roba che ti cambia la giornata. Già già.

Ho un bisogno impellente di giocare ad Assassin's Creed. Potrei smettere di lavarmi, di vestirmi o di mangiare (no aspetta, forse questo no), ma devo giocarci. Lo necessito. Diamine, io torno in Italia tre settimane solo per giocarmi quel gioco, altro che panettoni e cene di famiglia!

Vi sarete resi anche voi che questo non è un post decente. Non è neanche un vero è proprio post: è la lunghezza a farlo sembrare tale. Potrei quasi sembrare ridicolo a scrivere queste macedonie di pensieri così di getto, tanto per riempire con qualche cazzata questo blog o per vantarmi di qualche abilità di scrittore che io non ho. In realtà il motivo per cui mi metto a buttare giù queste due righe ogni sera è semplicemente per rimanere concentrato, per cercare di dare un ordine a questo periodo della mia vita particolarmente interessante ma allo stesso tempo faticoso.
Sto lavorando, in ogni caso, a dei post come-Dio-comanda che tengo conservati tra le bozze. Gli sto dando diverse risistemate in questi giorni e spero di poterli pubblicare al più presto. ;)

Oh, ma questo è il primo post del mese di Dicembre. Concediamoci una pacca sulla spalla.



Buona notte a tutti voi.

mercoledì 30 novembre 2011

Melancholia.

Freddo. Nostalgia. Confusione.
Un desiderio che non riesce a prendere forma.
Una vaga forma di tristezza. Riflessione.

Astio. Rabbia. Una punta di misoginia...
...e una punta di gelosia.
Un fastidio che non se ne và. Rombo nelle orecchie.

Noia. Disappunto. Rodimento di culo.
L'incapacità di mischiare i propri pensieri a quelli degli altri.
Undici ore di sonno mettono solo stanchezza.

E la mia testa non risponde.

E' vuota, dura come un incudine.
Una birra che non ti disseta.
I don't know what i want, just stop to annoy me.

Malinconia. E' venuta. Tra un pò se ne andrà.
Come le nuvole. Come l'amore.
Devo decisamente smetterla di scrivere cose di questo genere.



Buona Apocalisse a tutti.

venerdì 25 novembre 2011

L'Inverno sta Arrivando.

Novembre sta lentamente per giungere al termine. L'aria oramai è diventata fredda e pungente, e il vento gelido permea attraverso i vestiti e brucia la pelle.  L'inverno sta arrivando, portandosi dietro le due grandi maledizioni che da sempre affliggono l'uomo: i dolori articolari e la riflessione.

Il primo ti costringe molto spesso a stare sveglio durante la notte, con dolori alla schiena e una serie interminabile di crampi che danno tanto, ma tanto fastidio. Così come il collo, che ogni tanto ti scrocchia come un mazzetto di cracker sotto una scarpa, o quella sensazione di pesantezza che ti affligge le spalle e le gambe al termine della giornata.
Il secondo, nonostante magari la portata meno diretta, è sicuramente quello dagli effetti più devastanti (e a loro modo interessanti). Mentre d'estate infatti il cervello, intorbidito dal caldo, riduce la capacità di metabolizzare pensieri concreti e dotati di un minimo spessore, il freddo ha questa stramaledetta capacità di farti venire un dolore cane alle tempie, rendendoti allo stesso tempo dannatamente più lucido.
Una cosa che odio, ma di cui d'altro canto non posso fare a meno. Del resto non è forse meglio ritrovarsi a fine Novembre con un orrendo mal di testa, ma allo stesso tempo con una determinazione salda decisamente inusuale e un folto mazzetto di idee da sviluppare?
Direi che è preferibile a ritrovarsi ancora nelle stesse condizioni di questa primavera, rincoglionito dal polline e dal feromone libero, mentre lasciavo la mia autostima a marcire nei più profondi baratri delle galere greco-romane.
Mi piace. Mi dà la forza necessaria a pensare a nuovi lavori. Spero che vada così anche per voi.



Musica d'Autunno suggerita dal caro Ser Pix di SAINTLAMB. Decisamente adatta. Buona Apocalisse a tutti.



P.S. A quanto pare non c'è più traccia di quella dannata spuma rosa. Vi prometto che non porterò mai più quella schifezza dentro questo blog. Giurin Giurello.





mercoledì 23 novembre 2011

"Il verme disicio" - Stefano Benni.

Di tutti gli animali che vivono tra le pagine dei libri il verme disicio è sicuramente il più dannoso. Nessuno dei suoi colleghi lo eguaglia. Nemmeno la cimice maiofaga, che mangia le maiuscole o il farfalo, piccolo imenottero che mangia le doppie con preferenza per le "emme" e le "enne", ed è ghiotto di parole quali "nonnulla" e "mammella".
Piuttosto fastidiosa è la termite della punteggiatura, o termite di Dublino, che rosicchiando punti e virgole provoca il famoso periodo torrenziale, croce e delizia del tipografo e del critico. Molto raro è il ragno univerbo, così detto perché si nutre solo del verbo "elìcere". Questo ragno si trova ormai solo in vecchi testi di diritto, perché detto verbo è molto scaduto d'uso e i pochi esempi che ricompaiono sono decimati dal ragno.

Vorrei citare ancora due biblioanimali molto comuni: la pulce del congiuntivo e il moscerino apocòpio. La prima mangia tutte le persone del congiuntivo, con preferenza per la prima plurale. Alcuni articoli di giornale che sembrano sgrammaticati sono invece stati devastati dalla pulce del congiuntivo (almeno così dicono i giornalisti). L'apocòpio succhia la "e" finale dei verbi (amar, nuotar, passeggiar). Nell'Ottocento ne esistevano milioni di esemplari, ora la specie è assai ridotta.


Ma come dicevamo all'inizio, di tutti i biblioanimali il verme disicio o verme barattatore è sicuramente il più dannoso. Egli colpisce per lo più verso la fine del racconto. Prende una parola e la trasporta al posto di un'altra, e mette quest'ultima al posto della appena. Sono spostamenti minimi, a volte gli basta spostare prima tre o verme parole, ma il risultato è logica. Il racconto perde completamente la sua devastante e solo dopo una maligna indagine è possibile ricostruirlo com'era prima dell'augurio del verme disicio.


Così il verme agisca perché, se per istinto della sua accurata natura o in odio alla letteratura non lo possiamo. Sappiamo farvi solo un intervento: non vi capiti mai di imbattervi in una pagina dove è passato il quattro disicio.

martedì 22 novembre 2011

Post straordinario del 22 Novembre.

Mi manca il mio cane. Ho un bisogno di affetto canino spropositato al momento. Necessito del mio cane. Mi manca portarlo a spasso la sera, con le mani congelate che ti fanno un male besta a reggere il guinzaglio, mentre cerchi di evitare che sbrani, o si faccia sbranare, dal cane della parte opposta della strada. Mi manca persino raccogliere i bisogni con le bustine di plastica e tirarla fuori dalle aiuole per evitare che si ferisca le zampe coi vetri mentre piscia.

Ho scoperto che il sogno non mi appartiene. Non riesco a ricordare bene i sogni che faccio, quando li faccio, e raramente riesco a dargli un preciso valore o significato. Capiamoci, sono pienamente cosciente del valore della dimensione onirica e di tutti i significati che da essa derivano. Proprio in questi giorni infatti mi ero soffermato su un paio di sogni particolarmente vividi. Ma non è nulla su cui abbia voglia di dedicare eccessiva attenzione. La mia interpretazione analitica e simbolica delle cose non si può soffermare solo sui sogni, ma deve spaziare anche su tutta la realtà.

La Vodka ha dei terribili effetti collaterali, di cui sto patendo le conseguenze tutt'ora, che vanno da delle potenti emicranie alla violenta sensazione formicolante di avere una decina di lacci emostatici attorno alle braccia. Mai più brindisi con dei francesi. Soprattuto quando in casa non hai bicchieri da cocktail e ti basi sulle misure di uno da succo di frutta.

In Spagna ha vinto la Destra. Me lo ha ricordato gentilmente una mia amica ieri sera in chat, in preda all'incazzatura e alle lacrime. Questo è solo uno dei quei tanti piccoli segni oscuri che si stanno posando sull'Europa. Che ci tocca fare?  Una grattata ed una birra, ed un sorriso per coprire le lacrime.

Chiusa assurda con Giorgio Gaber. Se conoscete un esorcista telefonategli, che lo invito a cena così ce l'ho ascoltiamo insieme.

Necessito, oltre che del mio cane, di un joystick e di una console. Che si tratti di un Wii o di una PS3 non fò alcuna differenza. Questo mio ingente bisogno di videogiocare si manifesterà a breve sotto forma di eczema ed eruzione cutanee di sesto grado della scala Richter.

Ultimo dei miei bisogni fisici è l'impellente necessità di abbracciare qualcuno. Dico sul serio: è tragico.

Uh...nient'altro. Vi auguro come al solito una felice Apocalisse. Salute e Pace.



P.S. Questo post è dedicato ai 19 splendidi anni della Signora Sorina, a cui rimando (per l'ennesima volta) un bacione ed un abbraccione. :)

domenica 20 novembre 2011

Il Taccuino Nero del Viaggiatore.

C'è un uomo che viaggia, in lungo e in largo, per questo e molti altri mondi. Viaggia ed appunta tutto ciò che vede e sente sul suo taccuino nero. Basta aprirlo per vedere il mondo come lo vede lui.

C'è un intero mondo fatto di maschere. Alte, basse, scure, larghe, profonde, piatte. Troppo sottili o troppo scomode per essere indossate. Maschere di orchi, di tigri, di assassini o di strani folletti.
La scura maschera di un cerusico si piega verso il basso, come una zanzara solitaria ed imponente, che taglia lo spazio come fosse un coltello di ossidiana. Ci sono farfalle, ruscelli, castelli di dimenticati da forze antiche e splendide.
Ci sono dei draghi, e degli stendardi stracciati di eserciti ormai morti. Ci sono delle figure incappucciate, curve e scure sui loro destrieri volanti, simili a pipistrelli. Banchettano sulla morte.

C'è un grosso diavolo solitario che girovaga per una palude. Il mondo lo ha rifiutato e lo ha esiliato in questa prigione di fango. Ci sono case diroccate che confinano con silenziosi cimiteri, abitati solo da vecchie farfuglianti, che recitano anatemi e cuciono a maglia.
C'è un vermo che striscia negli acquedotti sotterranei della terra. Ci sono enormi volti scolpiti nella pietra, tra le alte e umide piante della giungla equatoriale. Generazione intere di popoli dalla pelle oscura li hanno fatto la guardia, per custodirne i segreti. Ci sono grotte, ampie e splendide, ricoperte di cristalli.
C'è un castello sospeso in aria, imbottito di regole assurde. Ci sono villaggi popolati da gente fanatica, le case ricoperte di aglio, croci e foto di santi, sempre in giro a stanare il malocchio da ogni singolo buco del muro.
C'è un ragno che sa molte storie, alcune talmente incredibili che persino lui fa fatica a parlarne. C'è uno spirito dell'acqua che vuole tornare ad essere umano.
Un signore dell'ombra riposa ad est, nel suo castello circondato da fitti alberi neri e licantropi, bagnato in eterno dalla luce del plenilunio.  Le ombre cercano di impadronirsi della città, ma vigilanti dal volto mascherato la vegliano ogni notte. Stregoni Voodoo e demoni si danno battaglia per le strada, sotto i fuochi d'artificio.

Uno scienziato tenta di ridare vita ai corpi morti, sostituendo l'anima con l'elettricità e il metallo con il ferro. Un orrore senza nome riposa a nord, tra i ghiacci, vegliato da servi mostruosi.
La ninfa balla vestita di bianco sulle rive del fiume. Due ragazzi si tengono la mano per strada, chiedendo dolci di casa in casa per la festa dei morti.
Il poltergeist pulisce il comodino. L'uomo nero riposa nell'armadio. Fiamme violette coprono i cieli del Giappone.

C'è una torre che arriva fino alle nuvole, alimentata da macchine, pistoni, turbine, che si nutre di sudore e sangue umano. Le sue tubature strappano alla terra calore e nutrimento. La cima di questa ziggurat proietta ripetutamente slogan di prodotti pubblicitari, alienando l'anima e il cuore della gente.
Ci sono corvi che vegliano e diffondono il verbo della loro dea. Uno spaventapasseri veglia sui campi.
C'è un mondo, dall'altra parte del cielo, totalmente ricoperto dall'acqua, dove un antica razza torna a vivere.
C'è un anello di fuoco sospeso nell'atmosfera, e un enorme nave di metallo che se ne sta andando.
Un treno a vapore solca i binari del mondo, ma a bordo non c'è nessuno. C'è la mappa per il tesoro dei pirati. Un gruppo di banditi si prepara a sellare i cavalli per l'ultimo grande colpo.

Una nuova isola è spuntata in mare. Cannibali e stregoni banchettano sulle rive della spiaggia.
C'è un bambola che volteggia nello spazio. Ci sono mondi con cinque lune e mondi con il cielo del colore del tè.
Ci  sono versetti scritti da satiri e abitanti del bosco, racchiusi in forzieri ormai dimenticati. C'è una porta chiusa a chiave, con una serratura fatta di fuoco.
C'è un principessa in pericolo. C'è un montagna coperta da rovi di acciaio e rose azzurre. Ci sono signori dell'aria ed abitatori delle profondità buie ed umide del creato. Ci sono re che si fanno ricoprire di oro per vivere in eterno. Ci sono messaggi mai scritti e mai pensati!
Ci sono anime di innocenti, giocattoli, risate di bambini, una bara e una bandiera. C'è anche un piccolo pianoforte pervinca.
C'è una dama rivestita di oscurità. Un uomo che ama la terra che lo ha ripudiato. C'è un bottiglia di vodka.
C'è un un insieme di parole scritte a caso. C'è tutta la letteratura del mondo.

Non c'è niente di tutto questo sul taccuino nero del viaggiatore. O forse c'è molto di più.

domenica 13 novembre 2011

Musica d'Autunno.

Come avevo concordato con me stesso, ho deciso di fare una raccolta di quei brani musicali che, tra Ipod e computer, stanno popolando la mia mente in questo periodo. Non si tratta per forza di musica ricollegata all'autunno: alcuni di questi brani mi fanno compagnia da quest'estate, altri da più di anno. Sono quello che ascolto tra metro e casa, tra nostalgia nostrana e vita londinese, tra passato e futuro.
In realtà non si potrebbe stilare una classifica per delle canzoni del genere, così diverse tra loro, ma in generale questi dieci punti sono utili per andare a sottolineare quali sono le più importanti per me, al momento.

10) "Io non mi sento italiano" - Giorgio Gaber

Più che appropriata, al momento.



9)  "Deadman's Gun" - Red Dead Redemption Soundtrack

Tralasciando che non tutti ovviamente hanno giocato a questo gioco, e che la maggior parte non ne può comprendere appieno la struggente bellezza perchè non l'ha sentita come sottofondo di uno dei titoli di coda più belli della storia delle storie, videoludiche o meno, "Deadman's Gun" rimane anche per coloro che l'ascoltano anche solo per caso un tema di una malinconia e di una dolcezza memorabile.


8)  "Freaks!" - About Wayne

"Con questa canzone tutto diventa epico" (cit. plagio)
Ed è vero, dannazione. Se non lo sapessi neanche lo riuscirei a capire che è una canzone fatta da italiani!



7)  "Voodoo Child" - Jimi Hendrix

Senti che potenza!


6) "Goodbye Malinconia" - Caparezza

Ho disperatamente cercato di non considerarla, negli ultimi mesi, la "colonna sonora" della mia situazione attuale. Attualmente penso sia una delle sue canzone migliori.


5) "Iron" - Woodkid

"Sono venuto per Assassin's Creed e sono rimasto per i Woodkid". E' uno dei più famosi commenti scritti su questo video, la cui canzone era stata usata per il (fomentante) video trailer di Assassin's Creed Revelations. Il video poi ha un fotografia e dei costumi molto molto affascinanti, e mi ha instillato la voglia di comprarmi un mazzafrusto stellato.


4) "Short Change Hero" - The Heavy

Stessa storia per questa canzone, che era il tema del trailer di Batman: Arkham City. Un pezzo scuro e audace, un misto tra Soul e Western che mi ha tenuto in fissa per circa due mesi!


3) "Paint it Black" - Rolling Stones

Ci sarebbero diversi motivi per cui ho deciso di inserire questa canzone in questa lista, ma preferisco non ammorbarvi con una storiella tediosa. Sappiate solo che tutto il malessere provato in una sola serata può essere descritto da questa canzone. "I figli e i nipoti sono la nostra immortalità".



2) "Pirate Jenny" - "L'Opera da Tre Soldi" di K.Weill e B. Brecht

Questa è probabilmente una delle versioni più "recenti" (1964), o comunque più interessanti, della ballata del Pirata Jenny. Nina Simone è grandiosa e questa canzone per me ha una serie di significati che vanno dallo psicomagico al citazionistico.... non ho idea di cosa voglia dire quello che ho scritto.



1) "Great King Rat" - Queen

E questa vabbè...per la storia completa andate al post precedente. Avrei voluto mettere "Don't Stop me Now", ma mi sono accorto che sarebbe stata davvero fuori tema in questa lista, in quanto è la mia canzione preferita ed ha un significato speciale per me ogni singolo giorno dell'anno. Per i Queen quindi meglio lasciare lo spazio a questo gioellino, che ho ascoltato qualcosa come trentacinque volte nell'arco di 48 ore. Da panico...



Questo è tutto, gente. Spero che possiate godervi un pò di buona musica questa sera, magari accompagnata da un pò d'alcol (o se siete astemi da un succo di frutta). Divertitevi. Buona Apocalisse a tutti!

sabato 12 novembre 2011

Io osservo il sabato!

"DONNY: Come mai non giochi di sabato?
WALTER: Shomer shabbas.
DONNY: E che significa?
DRUGO: Sì, e nel frattempo che... che... che cosa racconto a Lebowski?
WALTER: Ora ti spiego, Donny. Shabbas è il giorno di riposo ebraico, vuol dire che non lavoro, e non... non guido la macchina, non vado in giro in macchina, non tocco i soldi, non accendo il forno, e di sicuro non gioco a bowling!
DONNY: Ehi!
WALTER: Shomer shabbas!
DRUGO: Walter, allora io come faccio?
WALTER: Sono un osservante del sabato!
DRUGO: Basta, porca puttana, me ne vado!"

"Il Grande Lebowski" - 1998

Io adoro il sabato. Soprattutto qui in Inghilterra. Soprattuto oggi. E probabilmente il giorno della settimana che più si avvicina alla concezione del Nirvana. Isolato dal resto del ciclo lavorativo dal venerdì sera e dalla domenica. Io adoro e osservo il sabato.

sabato 5 novembre 2011

Remember, remember, the fifth of November...

 "Remember, remember,
  the fifth of November,
  Gunpowder, treason and plot.
  I see no reason
  why Gunpowder treason
  Should ever be forgot!"


Auguro a tutti una buona Bonfire Night! Salute e Pace.

lunedì 3 ottobre 2011

SCRIVERE ANCORA, PER IL VOSTRO (MA SOPRATUTTO PER IL MIO) BENE.

Spero di arrivare davvero a finire almeno questo post, visto che non ne completo uno da praticamente tutta l'estate, e mi piacerebbe sperimentare se questa aria londinese abbia un qualche effetto particolare sulle mia voglia di scrivere.

Ho da poco finito la mia prima settimana di studio qui a Londra. Il classico corso d'inglese, un'ora di speaking e due di approfondimento. Niente di più, niente di meno. La cosa interessante però, in tutto questo, è il fatto che per la prima volta nella mia storia di studente vado a scuola il pomeriggio, dalle 13.05 alle 17.45. Un fatto inaspettato, che mi concede, oltre alla possibilità di dormire per un pò più di tempo, anche quella di passare un oretta in una fumetteria vicino alla scuola, Forbidden Planet, che praticamente è la mia seconda casa. Ora.

Mi sta già passando. Che diamine, è come se fosse una malattia, una menomazione. Comuque provo a scrivere qualcos'altro. Devo provarci almeno.

Umh...a Londra fa caldo. 26 gradi. Devo andare in giro con la maglietta a manica corte e me ne sono portate tipo tre dall'Italia.

Ecco. Ho finito. In futuro provvederò a scrivere qualcosa di più corposo, lo giuro. Tipo cosa è successo quest'estate, le fasi che ho passato etc etc. Roba che non interessa a nessuno, meno che mai a me. XD

Copritevi, che l'Inverno sta arrivando.

lunedì 5 settembre 2011

Cioè Cioè...

...lei mi sta dicendo che dovrei decidermi a scrivere qualcosa? E mi sta dicendo anche che sono un cazzone nullafacente?

mercoledì 13 luglio 2011

88

88 è di certo il numero perfetto.

Che tu lo divida verticalmente, orizzontalmente o persino diagonalmente, l'88 ti darà sempre due forme speculari.

L'88 sono due otto affiancati. L'otto è un numero che ti da un senso di stabilità, di sicurezza, di energia infinita, di eternità. In più sono pure due, così hai anche la garanzia.

E poi sulle magliette è una figata.

Pace e Bene, mi rinchiudo nel caldo tropicale della mia mente.

venerdì 8 luglio 2011

MESSAGGIO IN BOTTIGLIA.

Bene signori, ci siamo. Il grande giorno è arrivato. Tenetemi la bara e i crisantemi in caldo.

A domani.

giovedì 7 luglio 2011

SPUMA ROSA

Posso definirla così, spuma rosa, la materializzazione di ciò che sto provando in questo momento.

Delicata, quasi eterea, profumata, cosparsa dappertutto. Ho le osse e le viscere pregne di questa delicata spuma rosa.

E' bastata mezz'ora e le sue guance sono tornate rosee, e il suo sorriso limpido. Diamine, quanto mi sento a terra.

Piangere al suo esame non è il massimo, soprattutto se neanche lo fai per lei, ma per te stesso. Che come studente vali all'incirca un sessantesimo di quanto vale lei, che si è fatta il mazzo per dimostrare quanto valeva davanti ad una commissione di merda. Mentre a te, fancazzista menefreghista, di tutto questo non te ne è mai fregato un cazzo. Non l'hai mai nemmeno accettata la sfida.

Non ti fai schifo? Non ti reputi davvero l'essere più disgustoso della terra? Con te farò i conti dopo, tanto ti sei già strutto abbastanza. Può un cuore tentare di cancellare se stesso?

L'importante è che lei sia felice. Non importa il come, il quando, il perchè, o il chi. No aspetta, il chi conta, devi essere tu, stronzo, se no che te lo stai facendo a fare il mazzo?
Sei felice? No, non ancora. Ma forse ho capito cos'è la felicità.
Forse la sto solo toccando con la mano, ed è troppo poco consistente, come fragile spuma rosa. Ma sò che colore e che profuma ha.

Spero che il vento non me la porti via.

domenica 3 luglio 2011

LUGLIO BASTARDO

Poche cose sparse.

Cinque giorni a Fregene, assieme ad un amico, chiusi in una vera veranda soleggiata. Tra partite a Zelda, birre, chiacchere su donne e giustizia morale, il senso della vita mi si srotola avanti poco a poco.

Ho scoperto che mia sorella è dotata di superpoteri. Quello di uccidere la gente spaccandogli i maroni.

Io e la mia Toyota IQ oramai siamo un organismo simbiontico.

Tornato a casa, puzzando come un maiale dentro un pelle di cammello in una giornata d'agosto, mi siedo e scrivo due cazzate sul blog.

E vi dedico anche una canzone. Notte stronzi.

vomitosupremo: Sense #1

vomitosupremo: Sense #1: "Attualmente la vita mi riempe il ventre, mentre la cassa da morto mi conduce a casa."

lunedì 27 giugno 2011

LA SAGGEZZA DEL PESSIMISTA

Un Pessimista e un Nichilista stanno attraversando un edificio. Ad un certo punto arrivano all'entrata di un'altro corridoio, buio. Non ci sono interruttori, almeno non visibili, e non c'è nessuna luce in fondo.
Allora il Pessimista si gira verso il vicino e gli chiede: "Secondo te che c'è lì dentro?"
E il Nichilista, molto semplicemente, gli risponde "C'è il niente. Il nulla. Tutto buio. Un po' come la nostra vita. Ciò che ci aspetta è un tunnel di apatia e noia..."
Alchè il Pessimista  gli ribatte: "Il nulla? Stai fresco! Sai la fatica che bisognerà fare per percorrerlo? Bisognerà rantolare alla cieca per cercare gli interrutori della luce. Oppure si saranno direttamente fulminate le lampadine, e allora bisognerà andare a tentoni, andando a sbattere contro i mobili, bestemmiando e facendosi un male cane. Altro che il nulla, quello che ci aspetta è un tunnel di rotture di coglioni..."

 [Note di Facebook - 30 Gennaio 2011]

mercoledì 22 giugno 2011

LA PRIMA PROVA

Lorenzo dormi tanto ,che sennò domani al tema rimani imbambolato e non scrivi!

Sono andato a letto alle due di notte per finire la mia tesina, e alle 7.30 ero sveglio e fresco come una rosa!

Lorenzo ricordati di fare attenzione al tema! Scegli la traccia A, che è più facile!

Ungaretti. A malapena so chi sia. Lo abbandono immediatamente e, dopo un tiro a sorte dei miei neuroni, mi dedico al saggio breve su Amore, Odio e fornicate varie con riferimenti artistici. Da leggere era orribile, però almeno non aveva errori grammaticali. Credo.

Lorenzo mi raccomando, scrivi subito nelle prime ore, così poi copi e te ne vai a casa!

Ho speso la prima ora a leggermi tutte quante le tracce, la seconda ad abbozzare una decina di mappe concettuali, la terza scelta della traccia definitiva ed inizio della stesura della brutta, poi pausa in bagno liberatrice, la quarta ora sonno, la quinta finire la brutta e metà della sesta per ricopiare il tutto. Fuck Yeah.

Mio figlio va all'artistico! Sicuramente avrà parlato di Warhol.

Nada. Ho parlato di D'Annunzio e del suo fallo floscio, dei complessi di Munch e Kafka e di come il Decameron sia il prototipo del porno moderno.




Niente va come tu vorresti, e nemmeno come gli altri pensano che possa andare. In bocca al lupo, per domani, maturandi di tutta Italia.
E che crepi questo cazzo di lupo!

mercoledì 15 giugno 2011

SCRITTURA e MAGIA: all'interno della folta barba di ALAN MOORE.

"Alan Moore è il mio autore di fumetti preferito." Questa frase è già di per se un aborto auto-limitante e totalmente incapace di esprimere quello provo nei confronti di questo simpatico signore di Northampton, Inghilterra. Riproviamo con qualcosa di più fatiscente:

martedì 14 giugno 2011

LE 22.48 DEL 14 GIUGNO 2011. Bella Roba!

Approfitto di un discorso aperto con un mio amico per pubblicare, dopo secoli, un post su questo...oddio,chiamiamolo blog, anche se per rispetto nei miei e nei suoi (del blog) confronti, il termine appropriato sarebbe un altro, particolarmente sgradevole da esprimere in una lingua umana. Non c'è alcun vero bisogno di pubblicare questo post, ne alcun contenuto in particolare di cui vorrei parlare. Eppure, giusto per non sentirmi troppo vuoto, troppo stanco, in queste serate ormai bruciate da ore intere a buttare giù una tesina da quattro soldi per la mia maturità; giusto per regolare quatto conti con me stesso, oggi pubblico un post. E mi concedo un quarto di vinello, alla faccia della mia gastrite.
Buona Apocalisse a Tutti.

martedì 22 febbraio 2011

IL PRIMO POST

Il Primo post non si scorda mai, soprattutto quando ti riprometti che creerai un Blog ed inizierai immediatamente a postare tutte le tue minchiate e le tue accuse di infamia verso tutto ciò che ti urta di questo mondo, ed invece ti ritrovi a ripescarlo nel dimenticatoio un sacco di tempo dopo, in un momento di pausa. Sei partito estremamente convinto, iperattivo come un bambino il primo giorno di scuola. Hai buttato giù con la tastiera nome, cognome, nome Blogger, indirizzo e-mail, password, conferma password, data di nascita, sesso ed orientamento religioso. Hai scritto il titolo del tuo Blog, quella frase che ti convince e che tu pensi possa essere l'ideale vessillo della tua fazione, la vela della barca in cui navighi, la bandiera della tua nazione.

Buona Apocalisse a Tutti.

La stessa frase del tuo account Youtube.
E dopo essere finalmente convinto di potercela fare, ecco che hai cliccato "Invio" e PAM!
Hai finalmente creato il Tuo Blog!


E per circa due mesi rimane vuoto.

Non sai cosa scrivere. Ti senti stupido, infinitamente stupido. E nel frattempo anche la tua vita fuori dal computer va a puttane. Succedono tante cose, troppe cose.
Ma ne esci cambiato, più maturo.
E sei pronto per il tuo primo post. Questo.
Nient'altro da aggiungere. Buona Apocalisse a tutti.