sabato 28 gennaio 2012

SAINTLAMB: Odissea sparsa - parte 4 - Penelope

SAINTLAMB: Odissea sparsa - parte 4 - Penelope: Il punto cruciale della serie " Odissea fasulla": versi probabilmente nemmeno molto riusciti, ma per cui c'è voluto un mese abbondante di l...

Musica d'Inverno.

E' arrivata all'improvviso, come la brina sulla macchine la mattina presto. E' una classifica un pò particolare stavolta. L'inverno è la stagione del pensiero, e in essa la musica può assumere forme inaspettate, controverse e contrastanti. E' come guardare un raggio di sole attraverso un pezzo di ghiaccio prima che questo si sciolga.
E' anche la classifica di un periodo di malattia, di travaglio e di riflessione.

Ma soprattutto è una classifica fatta per piacermi e per piacere. Buon ascolto.

mercoledì 25 gennaio 2012

Shottino #3

"La cosa schifosa della realtà è che non c'è la musica di sottofondo." (Cazzeggio su Facebook).

domenica 22 gennaio 2012

Criceti

Nella vita si possono iniziare a fare tante cose strane. Tipo disegnare criceti. Dieci tavoli di Storyboarding su un criceto che resuscita dalla morte con un Phon.

Un compito arretrato decisamente poco attraente, che và consegnato per domani. Ci avrei potuto lavorare uno qualsiasi di questi giorni...ma invece uno si riduce come sempre all'ultimo minuto.
Riesco a lavorare unicamente quando ho tanta pressione sulle spalle, o quando qualcosa mi piace davvero tanto. E' davvero una via molto scomoda per vivere.
E poi diciamocelo...a nessuno piacerebbe disegnare dei criceti.

venerdì 20 gennaio 2012

Lost in Google Ep. 2 - I'm feeling Lucky.


E' questo il motivo per cui adoro i The Jackal. Perchè sono tra i più geniali Youtubers italiani, se non I piu' geniali in assoluto. Perche' sanno montare da DIO, perche' la loro fotografia e' strepitosa e perchè le loro idee sono incredibili!  Sono passati dai semplici video in stile Maccio Capatonda a veri e proprio cortometraggi più complessi, tutti bellissimi, e successivamente hanno incominciato a lavorare per video musicali e professionali, fino ad arrivare al recentissimo "Tarantelle pè campà" dei 99 Posse.

E adesso c'è Lost in Google, che è la cosa più geniale mai apparsa fin'ora sul Tubo Italiano. Perchè?
Perchè è divertente, surreale e si basa su un meccanismo semplicissimo: la serie viene scritta dagli utenti. Cioè, gli autori si basano sui commenti dell'episodio precedente per scrivere la puntata successiva, tra nonsense e demenzialità galoppante! Questa web-series ha tutte le carte in regole per diventare un prodotto longevo e di grande qualità!


E poi in questo episodio c'è Caparezza. True Story.

giovedì 19 gennaio 2012

PLANETARY - di Warren Ellis.

1999: Elijah Snow è un uomo schivo, freddo e solitario. Da circa dieci anni oramai passa le sue giornate bevendo caffè di dubbio gusto in uno squallido bar prefabbricato nel bel mezzo del deserto. Di certo non ha nulla che lo trattenga, quindi, dall'accettare la proposta di lavoro di Planetary, una potente e ricca organizzazione che sembra essere particolarmente interessata alle sue qualità.
Egli è infatti un Century Baby, un Figlio del Secolo, nato allo scoccare della mezzanotte del 1 gennaio del 1900, ed è dotato quindi di diverse abilità superumane, tra cui un ciclo biologico indefinitivamente lungo (ha smesso di invecchiare verso i quarant'anni) e un abilità nell'alterare le temperature degli oggetti e congelarli.
Con la promessa di cancellare definitivamente ogni traccia della sua esistenza da tutti i registri e con un assegno annuale di un milione di dollari, Planetary accetta il signor Snow tra i suoi ranghi, dove fa la conoscenza di quelli che saranno i suoi colleghi di lavoro: Jakita Wagner, una donna dotata di forza, resistenza e velocità sovraumane, e Drummer, un ragazzo dalla personalità eccentrica, tendente alla sociopatia, ma provvisto di un intelletto simile a quello di un computer e di un incredibile empatia con le macchine. Essi sono archeologi del mistero, il cui obiettivo è trovare, catalogare e sfruttare quella che è la "vera storia del pianeta", ovvero quell'insieme di reliquie e tecnologie perdute che potrebbero garantire un futuro migliore all'umanità.
Da qui partiranno una serie di vicende che vedranno i tre sempre più invischiati in misteri sparsi per il secolo, entrando in conflitto con una cabala sinistra e straordinariamente potente, i Quattro, intenzionata ad immolare la razza umana in nome della loro sete di potere.


Ho iniziato a leggere Transmetropolitan o Planetary più o meno nello stesso periodo, entrambi due grandi capolavori di Warren Ellis pubblicati a cavallo tra gli anni '90 e i primi anni del Duemila. 
Devo ancora terminare la prima citata (che reputo sicuramente uno dei fumetti più divertenti, violenti e politicamente scorretti che abbia letto in tutta la mia vita e che sicuramente si merita il suo valore di serie "cult") ma ho finito la seconda proprio in questa settimana, in mezzo a questo buco nero formativo di corsi e portfoli vari.
Una fantastica serie, scritta divinamente da Ellis e accompagnata dalle magnifiche tavole di John Cassady, capace di mescolare assieme in più punti diverse scelte stilistiche. L'intero asse narrativo si basa su una serie di storie collegate tra loro come gli anelli di una catena, ma ciascuna dotata di una vita propria.
Incredibile come Ellis sia riuscito, nonostante poi gli anni che ci sono voluti per completarla e le numerose pause, a creare una trama densa ed articolata, intrisa di colpi di scena e di dialoghi coinvolgenti.
Planetary e' principalmente una serie di fantascienza, di una fantascienza che riassume in sè tutta l'eredità culturale che il Novecento si è lasciato dietro di sè. La "storia segreta della Terra" che viene ricercata dai protagonisti infatti e' composta da un incredibile serie di riferimenti a tutto il mondo della letteratura, della cinematografia e del fumetto del secolo scorso. Troviamo quindi riferimenti ai film sui kajiu, i giganteschi mostri radioattivi dei film giapponesi degli anni '50, o alla letteratura pulp o persino ai racconti di Jules Verne e H.G. Wells.

L'autore si incentra su tematiche spesso complesse ed articolate, come ad esempio la mutazione genetica e il viaggio nel tempo, le dimensioni del cosmo ed il multiverso, il concetto di anima, di magia e di oltretomba. All'interno della storia tutte queste tematiche sono collegate alla figura del Fiocco, una forma di energia che comprende in sè tutta la struttura della realtà e dei vari universi che la compongono.
La ricerca da parte di Snow di questi preziosi manufatti non sarà semplicemente un lavoro, ma un ricerca di sè stesso e del suo lungo passato, di cui stranamente non ha memoria, e che andrà ad influire su quello che sarà il destino della civiltà umana nel nuovo millenio.

I personaggi di Planetary poi sono di grande impatto, anche quando si tratta di comprimari che fanno solo apparizioni sporadiche. Oltre ai tre agenti di Planetary troviamo anche John Stone, un abilissimo e misterioso agente segreto, amico di vecchia data di Snow e suo consulente occasionale. Oppure Axel Brass, un leggendario esploratore e scienziato anch'esso Figlio del Secolo, unico superstite di una catastrofe per cui si è trovato a sopravvivere da solo per circa cinquant'anni in condizioni critiche.
E poi abbiamo i Quattro, gli antagonisti principali della serie, anche loro ispirati "vagamente" a personaggi della cultura popolare (il fatto che siano quattro astronauti trasformati dopo un incidente nello spazio non mi giunge nuovo ;D ) e che si riveleranno ben presto spietati e senza scrupoli oltre ogni immaginazione.
Per non parlare poi di un episodio speciale, nel quale il team di archeologi, in missione a Gotham City, si troverà faccia a faccia con un misterioso vigilante mascherato. E in un'ampia varietà di incarnazioni, per giunta!


C'è tanto da leggere in Planetary. Tanto da vedere, tanto da gustare. Emozioni, mistero e anche una bella dose di adrenalina. Io l'ho trovata una serie decisamente appasionante e una delle migliori che abbia avuto il piacere di collezionare. La consiglio vivamente a tutti, anche perchè è talmente tanto ricca e variegata che mi riesce difficile credere che possa andare contro i gusti specifici di qualcuno (non dico che deve piacervi per forza, ovviamente). Fateci un pensiero!

domenica 8 gennaio 2012

Ho fatto TUMBLR!

In attesa del nuovo post, in fase di lavorazione, e di un'altro mazzetta di lavori rimasti ancora incompiuti, ho deciso di aprire un account Tumblr, e devo dire che mi ci stò trovando davvero comodo!

Cos'è Tumblr? E' un social network facile e veloce da usare, dove poter condividere immagini, post e anche qualche video, senza però quella morbosità tipica di Facebook o il senso di messa in mostra del piccione (Twitter ._.) che ancora non capisco come faccia a piacere alla gente.

Iscriversi a questo SN poi è qualcosa di semplicissimo: basta inserire e-mail, password, URL e siete già dentro! Facile e veloce.

Io ci sono da circa un ora è l'ho riempito di tutte quelle cazzate che mi sfrecciavano nella testa che non posso pubblicare nè su Facebook ( perchè "poco adeguate" all'opinione pubblica, a meno che non abbiate paura di farvi disconoscere da parenti ed amici), nè per esempio sul blog, in quanto alle volte un immagine o un pensiero non bastano a fare un post.

Quindi, da oggi in poi mi trovate anche su Tumblr a questo indirizzo. Se vi interezza passateci!

Salute e Buona Apocalisse a Tutti!

sabato 7 gennaio 2012

FOGLI SPARSI (Ovvero: perchè vedere Sherlock, i primi disastri del 2012, dediche varie e lezioni di scrittura con Jack Keroauc).

Riprendere nelle mani la propria vita londinese si sta rivelando più naturale e semplice di quanto previsto, pur se non privo di tanti aspetti difficili da affrontare (tra le quali questa puzza tremenda in cucina e una caldaia quasi esplosa). Le lezioni però stanno procedendo bene.

Mi sono portato da Roma Sulla Strada di Jack Keroauc, e dovrò trovare il tempo e il modo per finire di saggiare la parte terza, cercando di non leggere con troppa fretta e con poca attenzione, per non lasciarmi sfuggire quell'atmosfera che già a fatica sono riuscito a tenere in piedi fin'ora: l'America alle porte degli Anni '50, i viaggi in automobile, il malessere giovanile, la droga e tutto quello sciamanesimo plastico e privo di speranza di cui sono cosparse le pagine della macchina da scrivere del vecchio Keroauc. O forse dovrei dire Paradyse.

Drawing made by Nankano.
Il 2012, ricordiamocelo, oltre ad essere un fottuto anno bisestile del Dragone e della fine del mondo del cazzo (e l'ultimo anno, per questo secolo, dove poter fare il giochetto del Giorno/Mese/Anno identici) sarà anche l'anno in cui verrano celebrati i Giochi Olimpici! Proprio qui, a Londra!
Sfilze di volti importanti e e un rinnovamento della città?
No, l'8% in più da pagare per i trasporti. Figa!



Un nuovo anno a Londra vuol dire anche nuovi pomeriggi spesi su Megavideo alla ricerca di serie televisive da guardare. Avendo mandato a puttane la promessa di finire Firefly entro la fine dell'anno, dovrò rimettermi al passo coi tempi e vedermi le ultime tre puntate (Quanto mi rode che abbiano prodotto una sola serie!).
Una piacevole ed inaspettata sorpesa è stata quella della nuova serie di Sherlock. La prima puntata ha rischiato non poche volte di mandarmi in iperventilazione e di farmi decedere sul posto.
E' una figata.
E' la cosa migliore che io abbia mai visto su un piccolo schermo (quello del computer, ovviamente) dai tempi di Game of Thrones e dell'ottimo Jekyll, sempre scritto e diretto da Steven Moffat.
Non ho le parole per descrivere la meraviglia capace di suscitare l'incredibile mosaico delle scene di investigazione, dei dialoghi e delle personalità stesse dei personaggi. Và tutto a costruirsi da solo! E' fenomenale.
Oltre all'ottimo lavoro svolto dai due attori protagonisti, Benedict Cumberbacht e Martin Freeman (che in questa nuova puntata raggiunge il suo apice di Bilbosità!) e di Andrew Scott nei panni del sociopatico e folle Jim Moriarty, è stata incredibile la prova di recitazione di Lara Pulver, che ha interpretato Irene Adler.
Ora, io sono un grande fan dei film di Sherlock Holmes di Guy Ritchie, mi piace un sacco Rachel McAdams sia come donna che come attrice e l'ho trovata bravissima in entrambi i film... ma la sua Irene Adler non è minimamente paragonabile al personaggio portato in scena in Sherlock, vedere per credere!
Se non avete ancora cominciato a vedere la serie siete dei beceri! Violentate Megavideo o chi per lui e recuperatevi gli episodi (ovviamente quelli originali sottotitolati -_-).

Che altro? Ah già!
C'è il mio cane. ^^

Quanto amo il mio cane.

Quella davanti a noi è una strada impervia, come un sentiero di montagna. Ma non ci si può procedere troppo lentamente. Bisogna avere il piede fermo, tenersi arroccati alla montagna e andare giù spediti. Il freddo ed il caldo che si possono provare spariranno, il dolore diventerà un optional. Se ci sarà qualcosa da dover affrontare, andrà affrontato. Se ci sarà qualcosa da dover pagare, lo pagheremo. Spero solo di ricordarmelo al momento opportuno. Nel frattempo si fa una bella ricarica del cellulare!

Avevo promesso al signor Alessio che mi sarei fatto perdonare per non averlo citato nei vecchi post per avermi fatto conoscere gli Spaziobianco. Chiedo umilmente venia e castigo. Mi farò perdonare a rate entro la fine del mondo! :)


Chiudo con un passo del sopracitato Sulla Strada, la fine del primo capitolo della parte seconda, dove il viaggio di Sal Paradyse sta per ricominciare:

"Avevo passato un tranquillo Natale in campagna, me ne resi conto quando rientrammo in casa e vidi l'albero, i regali, sentivo il profumo del tacchino che arrostiva e ascoltai i discorsi dei parenti. Ma ora mi era tornata l'irrequietezza, un irrequietezza di nome Dean Moriarty, e stavo per lanciarmi in un altra scorribanda sulla strada."