giovedì 29 dicembre 2011

Daje ad aspettà stà stella...

...vabbè, auguro a tutti un felice Capodanno a base di cotechino ed arti amputati, un felice nuovo anno e, ovviamente, una felice Apocalisse.

Salute e Pace!

martedì 20 dicembre 2011

Intorpidimento da ferie.

Ed eccoci di nuovo qua nella capitale. Tra cannelloni, panettoni e Playstation varia sto passando ben poco tempo davanti al computer. Quindi possiamo mettere un bel cartello "Semichiuso per ferie" nel blog per ora (semi perchè, nel caso la Stella di Betlemme ripassasse di qua e mi investisse con una serie di radiazioni paradimensionali, capaci di farmi venire violenti spasmi di ispirazione, allora qualcosa lo scriverei).

Pace e bene! Ci risentiremo per gli auguri. :)

venerdì 16 dicembre 2011

Ringrazio Infinitamente...

... il mio professore di Speaking, per essere un cazzone disadattato ma anche un ottimo insegnante. Lo ringrazio per i quiz, gli scioglilingua, lo slang suburbano e i cioccolatini di Natale (che so già mi faranno venire la diarrea). Spero di averlo nella stessa classe l'anno prossimo.

Ringrazio infinitamente la mia partner di lingua per essere la più colossale rompicoglioni che abbia mai messo piede nella città di Londra. Grazie per avermi scarabocchiato il quaderno una ventina di volte, quasi distrutto la spalla ed avermi assillato col tuo francese. Sei una scorbutica scocciatrice e in fondo ti voglio bene. Auguro tutto il bene del mondo a te e a tua madre.

Ringrazio infinitamente la ragazza francese dall'altra parte della classe. Anche senza parlarci, a forza di sorrisi mi avrai reso per forza alla fine un uomo migliore.

Ringrazio infinitamente i membri lo staff di Forbidden Planet per essere una manica di capitalisti incalliti, ma comunque ben forniti di fumetti e compagnia bella. Farò buon uso di Transmetropolitan e Planetary.

Ringrazio infinitamente Pret a Manger per la dose di sushi settimanale.

Ringrazio infinitamente Mattia per i bei ricordi estivi con 5 gradi 'C di vento freddo.

Ringrazio infinitamente quei quattro sgallettati con cui ho avuto l'onore e il dispiacere di fare la conoscenza qui a Londra.

A chi non rivedrò a Gennaio, auguro buone feste e un buon inizio d'anno. Per gli altri invece ci si rivede dall'altra parte.



Abbiamo finito con le notizie qui a Radio Londra. Resistete alle armate del Fuhrer. Dio benedica gli Alleati e McDonalds. Passo.

mercoledì 14 dicembre 2011

Shottino #2

"When we drink, we get drunk.
When we get drunk, we fall asleep.
When we fall asleep, we commit no sin.
When we commit no sin, we go to heaven.
So, let's all get drunk, and go to heaven!" (cit. commento su Youtube)

lunedì 12 dicembre 2011

Musica d'Autunno Morente

Ho il cervello intoppato al momento. Sinapsi deragliate che si scontrano l'un l'altro, stridendo come trenta teiere lasciate accese sul fuoco, o come una fila di unghie sulla lavagna.

E' un qualcosa di violento e difficilmente controllabile. Devo prendermi cura della mia salute per evitare di avere un esaurimento nervoso. Rilassiamoci.

L'inverno è arrivato ormai. Fa freddo, Babbo Natale stà per arrivare, portando con se i suoi bei regali opportunemente fabbricati nella sua fabbrica (una base militare ultra segreta, la più tecnologicamente avanzata della Lapponia!). Ma il gelo lo ha preceduto di molti giorni portandosi appresso i suoi di doni: sinusite, forme più o meno creative di raffredore, influenza, acciachi vari, pioggia (nel vostro caso) e vento (nel mio caso).

Ma piuttosto che soffermarmi sulla stagione che sta arrivando, preferisco dedicare questo post all'autunno che se ne sta andando.
E visto che sono psicologicamente malato e non riesco a farlo a parole, lo esprimo in musica.

All'inizio avevo trovato solo cinque brani adatti ad un post del genere, ma poi (grazie anche a dei suggerimenti e a dei consigli) sono aumentati, e mi sono sforzato di trasformarla in una lista da dieci canzoni proprio come nel precedente post correlato. Come al solito non si tratta di una vera e propria classifica (i nomi non valgono nulla, e mi servono solo per comodità). Spero che l'apprezziate, come sempre, e che vi stiate godendo questo tempo di metamorfosi molto strano e decisamente spietato.

10) "Silent Melody" - Working For A Nuclear Free City (Infamous Soundtack).




9) "Total Paranoia" - Serj Tankian (Batman: Arkham City Soundtrack)





8) "Two of Us" - Beatles.

Non ho mai avuto un opinione dei Beatles particolmente positiva. In genere tendo a bollarli (a parte George Harrison, che Dio lo abbia in gloria) come quattro sfigati di Liverpool a cui il mondo ha deciso (senza chiedermi nessun parere al riguardo) di assegnare il ruolo di "band più importante della storia della musica". Hanno fatto canzoni carine, questo è certo. Anche questa è una canzone carina, niente di più e niente di meno, eppure non riesco a togliermela dalla testa. Sarà che mette serenità. Postiamola!




7) "Casa mia" - Spaziobianco.

Questi sono davvero bravi! Se avete la possibilità andatevi a vedere il loro canale Youtube e guardatevi qualche loro video.



6) "Quando sarò vecchio" - Jovanotti.

Non avrei mai immaginato che avrei messo una canzone di Jovanotti all'interno delle mura di questo blog, soprattutto non una delle ultime. Eppure questa mi ha colpito molto. Si ringrazia la Signora Sorina per averla passata. ^^



5) "Destra Sinistra" - Giorgio Gaber.

Giorgio Gaber questo autunno non è decisamente mancato. :)



4) "Dagli all'Untore" - Caparezza.



3) "Bohemian Rhapsody" - Queen.

Un classico.



2) "My Body is a Cage" - Peter Gabriel (Cover degli Archade Fire)

Avrei voluto postare la versione originale degli Arcade Fire, ma visto che avevo già trovato una canzone per loro, ho scelto la bellissima cover di Peter Gabriel.



1) "Wake Up" - Arcade Fire.

Questa canzone è ottima quando ti viene voglia di urlare. E come se qualcuno lo facesse al posto tuo. Masterpiece!


E come al solito auguro a tutti voi una gioiosa fine del mondo. Abbraccioni. :)

domenica 11 dicembre 2011

Grant Morrison - Parlare con gli Dei.


Intervista a Grant Morrison, dove racconta le sue esperienze di vita e la sua evoluzione come artista, musicista, mago del Caos e soprattutto scrittore di fumetti.

lunedì 5 dicembre 2011

Shottino #1

"I'm a religious so I MUST be a discriminating BIGOT who hates anyone who doesn't agree with my beliefs and I MUST hate gays and damn people to hell. -.-" - (cit. tratta da Deviantart.)

sabato 3 dicembre 2011

Pi Esse.

Oggi è il 3 Dicembre. Sono passati due mesi dal post in cui decidevo, dopo quasi tre mesi di assenza, di tornare a scrivere qualcosa sul blog. E in questi due mesi chi ha voluto, e come ha potuto, mi ha dato il suo sostegno. Alcuni avevano un blog, altri hanno commentato senza avere un account oppure come Anonimi, però in ogni caso l'hanno fatto. Vorrei ringrazarli...vorrei ringraziarvi tutti per il sostegno che mi avete dato in questo periodo. Un bel pollice in su! :)

Ovviamente questo non è un piagnisteo, ma una semplice considerazione di quello che sono riuscito a combinare in tutto questo tempo, anche con il vostro aiuto. Potrò capitare in futuro che non scriverò per un pò (spero di no), ma l'importante è che non perda il piacere di farlo. La voglia forse, il piacere mai.




Pace e Bene, vado a mangiare una pizza.

Fafhrd e il Grey Mouser.

Erano già parecchi mesi, diciamo dall'inizio di quest'estate, che andavo cercando questo fumetto, introvabile in Italia ma molto raro persino qui a Londra. Potete immaginare la mia sorpresa quando il mio sediciente coinquilino si presenta con una copia fresca fresca di ristampa in mano, tra la sghignazzata generale.

"Fafhrd e il Grey Mouser" è un fumetto del 1991 di Howard Chaykin, Al Williamson e Mike Mignola, basato sulle vicende dei due personaggi creati intorno al 1932 dallo scrittore Fritz Leiber Jr. assieme all'amico Harry Otto Fischer. Esse si svolgono nel mondo immaginario di Nehwon, in particolare nella nebbiosa città di Lankhmar.

I due ladri e truffatori sono uno l'antitesi dell'altro: l'uno è un stoico barbaro delle fredde terre del Nord alto quasi due metri, dalla voce affabile e dalla mente lucida, l'altro è un piccolo individuo proveniente da una qualche remota regione del Sud, in passato studioso di arti magiche, dal carattere cinico e dalla lingua pungente. Incontratisi per caso a Lankhmar, città sepolta dallo smog e piena di corruzione, furto ed idolatria, diverrano subito amici e compagni di avventura, soprattutto dopo una tragica perdita che li legherà nel profondo e che li farà partire per un lungo viaggio in giro per il mondo, attraverso terre esotiche e selvaggie, guidati dall'avidità e dalla voglia di sconfiggere la noia.
Nelle loro vicende incontreranno necromanti, vecchi sull'orlo della follia, fantasmi, creature marine, ladri ed assassini di ogni genere, persino esseri provenienti da mondi paralleli al loro. Solcheranno i mari e visiterano posti impervi, troveranno antichi tesori e ogni volta si ritroveranno più poveri e frastornati di prima, ma sempre pronti a ripartire per qualche nuova avventura al limite dell'impossibile, spesso per conto dei due misteriosi stregoni Sheelba e Ningauble.

Le storie di Fafhrd e il Grey Mouser si svolgono quindi in un mondo fantasy piuttosto fatiscente ed esotico, marcio ma allo stesso tempo colmo di una sorta di mistica bellezza, ben lontano dall'archetipo della Terra di Mezzo, ma più simile piuttosto alla terra di Hyborea di Conan il Barbaro.
Lo stile di Leiber è piacevole e infarcito di una ricca dose di dark humour e alle volte persini di erotismo (non mancano di certo un gran numero di giovani avvenenti nelle loro vicende). Le storie dei due spadaccini, a metà tra il fantasy barbarico e il genere "cappa e spada", alle volte superano la barriera dei generi, andando ad inglobare elementi tipici del thriller o dell'orrore.

Come sono entrato in contatto con questa storia? Grazie ad un gentile prestito (che oramai si è trasformato in vero e proprio sequestro armato, dato che risale più o meno al giugno del 2010) del Signor Giorgio Brunetti (che ringrazio, ovviamente).  Dopo essere venuto a conoscenza dell'esistenza di un versione a fumetti, o deciso di indagare più a fondo per riuscire a trovarne una copia, ma sia in Madrepatria che qui in Inghilterra le speranza di trovarne una copia sembravano piuttosto ridotte.

Bisogna ricredersi, alle volte.


Questa versione a fumetti, pubblicata da Dark Horse Comics nel 2007, si è rivelata essere una piccola ma luminosa gemma.
Essa contiene alcune storie tratte dalle prime tre raccolte ("Swords and Deviltry", "Swords Against Death" e "Swords in the Mist") per un totale di sette racconti. Tra questi sono presenti, con mia grande gioia, alcune delle mie storie preferite, come ad esempio "Lean Times in Lankhmar" o "Bazarre of  Bizzarre". Nell'ultima parte del volume è possibile trovare anche le prime pagine, direttamente tratte dai libri, di "The Snow Woman", la prima storia in ordine cronologico che racconta le prime vicende di Fafhrd.
Chaykin riesce a sintetizzare i dialoghi dei vari protagonisti senza intaccare minimamente il pregio dello stile di Leiber, tagliando nei punti giusti e con moderazione.
Il risultato grafico generale è eccezionale: i disegni sono funzionali e accattivanti, opera di un giovane Mike Mignola pre-Hellboy , e sono impreziositi di un grande numero di dettagli. L'inchiostrazione e la colorazione poi sono, a mio avviso, perfetti. Vi è una gamma di colori ampia e variegata, che però non sfocia mai in toni eccessivamente e brillanti. In generale il tutto si attesta su tonalità scure, tendenti al seppia, che riescono a dare al tutto un atmosfera sporca e caliginosa che è lo sfondo perfetto per le vicende.

Un lavoro inusuale e di certo non uno dei fumetti più commerciali del pianeta, ma se vi capita di passare in una fumetteria e, scavando nello strato più buio e nascosto dell'edificio, di aver la fortuna, o in casi come questi l'ausilio divino, di imbattervi in una copia di "Fafhrd e il Gray Mouser", compratevelo senza neanche pensarci. Ma pure se non vi piace il fantasy. Ma pure se non vi piacciono i fumetti. Fatelo!



P.S...



giovedì 1 dicembre 2011

Giusto perchè ho voglia di sentirvi.

"Se ti devi giocare la vita sessualmente, non giocare una mano da solo troppo a lungo" - Mark Twain, "Riflessioni sulla scienza dell'onanismo".

Ieri mi sono dedicato a "Melancholia", questo superpezzo flash scritto alle 2.00 di notte, che rappresenta un surrogato striminzito di questi due giorni passati un pò nel disappunto e nel malessere generale. Una sorta di promemoria per me stesso, per indicare i punti dove sono caduto e ricordarmi sempre di ripartire. Con più grinta.

Ho intrapeso una bella chiaccherata con il mio coinquilino francese, Medì, e penso che si tratti del più bel discorso di politica che io abbia mai fatto in diciannovequasivent'anni di vita, nonchè dei più interessanti che io abbia avuto il piacere di ascoltare negli ultimi tempi. Abbiamo parlato di economia, di crisi, di sogni infranti, di bidonville.
Abbiamo parlato di Roma, dell'Italia, della Francia, dell'America e della Tunisia. Di Sarkozy e di Berlusconi.
Ci siamo resi conto che come io non ho la minima idea di chi sia François Fillon, così come lui non ha nessunissima idea di chi sia di Giorgio Napolitano. I rispettivi TG nazionali non ne parlano, ma si dilettano solamente a discutere su un bel paio di tette (che siano esse quelle di Carla Bruni o di una delle tante ragazze di Arcore).
Abbiamo parlato di capitalismo, del fondo dorato di tutte le guerre, di come tutta l'Europa stia lentamente venendo asfissiata da questa crisi, che ha basi certe e riconosciute da tutti, ma dalla quale nessuno sembra trovare una via d'uscita.
Abbiamo parlato con un tono di malinconia certo. Abbiamo sputato del veleno. Ci siamo preoccupati per il futuro, eppure proprio questo ci ha fatto sentire più sollevati, ci ha dato un pò più di autocoscienza e anche un pò più di speranza.
Del resto è questo ciò che abbiamo, no?
Elpis."Speranza". Possiamo scegliere di accettarla, oppure sederci su una panchina ed aspettare che ci venga la voglia di puntarci una pistola alla testa.

Abbiamo un nuovo poster in camera. Cosa c'è di meglio che svegliarsi la mattina e trovarsi davanti una splendida opera di H. R. Giger, con i suoi splendidi incroci di carne umana e metallo? Roba che ti cambia la giornata. Già già.

Ho un bisogno impellente di giocare ad Assassin's Creed. Potrei smettere di lavarmi, di vestirmi o di mangiare (no aspetta, forse questo no), ma devo giocarci. Lo necessito. Diamine, io torno in Italia tre settimane solo per giocarmi quel gioco, altro che panettoni e cene di famiglia!

Vi sarete resi anche voi che questo non è un post decente. Non è neanche un vero è proprio post: è la lunghezza a farlo sembrare tale. Potrei quasi sembrare ridicolo a scrivere queste macedonie di pensieri così di getto, tanto per riempire con qualche cazzata questo blog o per vantarmi di qualche abilità di scrittore che io non ho. In realtà il motivo per cui mi metto a buttare giù queste due righe ogni sera è semplicemente per rimanere concentrato, per cercare di dare un ordine a questo periodo della mia vita particolarmente interessante ma allo stesso tempo faticoso.
Sto lavorando, in ogni caso, a dei post come-Dio-comanda che tengo conservati tra le bozze. Gli sto dando diverse risistemate in questi giorni e spero di poterli pubblicare al più presto. ;)

Oh, ma questo è il primo post del mese di Dicembre. Concediamoci una pacca sulla spalla.



Buona notte a tutti voi.