lunedì 26 marzo 2012

Nella terra dei Lotofagi.

Una della disavventure della ciurma di Ulisse che normalmente non viene mai affrontata a scuola, oltre a quella di quegli sfigati dei Ciconi e di quei truzzi dei Lestrigoni, è il passaggio nella terra di Lotofagi.
Questo gruppetto di Hippie che risiedevano sulla costa della Cirenaica, mangiando le foglie di questo fantomatico fiore di Loto, ignari del mondo che li circonda.
Il gruppetto guidato da Ulisse, il nostro eroe, rimane imbrigliato nei gusti e nei costumi dei Lotofagi, ed iniziano a cibarsi anche loro di questo frutto dolce e malandrino, che era portatore del peggiore dei mali: l'oblio. L'oblio che cancella i ricordi. E senza i ricordi, non c'è cognizione del tempo.
Solo con la forza della volontà e della ragione il nostro eroe riuscirà a trasportare i suoi compagni sulle loro barche, al sicuro, liberandoli dal giogo di questo limbo senza memoria e conducendoli verso la strada di casa.
Dove tornerà solo lui, visto che li farà scannare da un ciclope e divorare da dei mulinelli. Ma vabbè sono dettagli. ^^

Tralasciando Ulisse, le sue discutibili scelte e il destino dei suoi compagni, tutta sta manfrina sulla mistica terra dei Lotofagi era più che altro uno specchietto per le allodole.
Era un allegoria, per niente velata, degli effetti della primavera, dei fiori, del sole e della maledettisima ora legale sulla mia psiche. Fondamentalmente sono in uno stato di apparente serenità: sono maggiormente rilassato, dormo di più, mangio regolarmente.
Se poi in realtà andiamo ad approfondire la questione un pò più nel dettaglio...ahem...umh...è un pò una merda.
Nel senso che dormo perchè non ho altro da fare, mangio perchè non ho altro da fare e sostanzialmente sono rilassato perchè non faccio un beneamarito.

Questo è un periodo di happy emptiness, di felicità fasulla, in cui tra l'altro non mi ritrovo per niente con la scrittura.
Per essere conciso: in questo periodo avevo deciso di darci un taglio con il disegno, un taglio quasi definitvo e di dedicarmi solo e unicamente a sceneggiare e a scrivere.
Ma anche in questo caso le idee viaggiano a grande velocità ma non si posano da nessuna parte. Manca quel senso di completezza e quell'incipit necessario a far partire qualche buona storia.
Non so più che pensare, so solo che perdo un sacco di tempo. Senza assumere loto o quant'altro: la mia unica droga è il nulla, che si porta via il tempo e impantana la voglia.
Ed  è un gran male.

Mi spiace, perchè vorrei finire il Mese di Marzo con qualche post interessante (ne ho cinque in cantiere, tutti da finire) e non so se ce la farò.

Nel caso, Buona Apocalisse a tutti.

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