giovedì 21 febbraio 2013

Quei cinque piccoli pezzi di infanzia che ancora mi meravigliano e mi spaventano.

Una top un po' così, parecchio nostalgica, vista la quota di senilità raggiunta nelle ultime ore e qualche piccolo rimpianto venuto nei giorni passati. Alle volte fa bene riflettere sui tempi che furono, si (ri)scoprono un sacco di cose nuove. Io dopo aver stilato questa lista mi sono messo a scaricare tutta la serie di Capitan Harlock. Nostalgia canaglia.



Questi sono cinque pezzi di infanzia che mi son rimasti qui, tra la carotide e la cassa toracica, che riaffiorano ogni tanto nella memoria con effetti sorprendenti. Ecco la lista:


I Mandarini Cinesi


Ok, è un punto di partenza un po surreale, ma uno dei ricordi che più forti che conservo della mia infanzia: mandarini cinesi. Ricordo che mangiavo valanghe di questi frutti a casa dei miei nonni, e visto che oramai son quasi nove anni che non li tocco posso considerarli una parte cementificata del mio passato. La cosa che ancora mi fa ridere era il come li mangiavo: i frutti di per se mi facevano anche abbastanza schifo, perché erano asprissimi. La vera delizia era la buccia! Scorticavo un intero secchiello di mandarini solo per saggiare la fragranza della buccia, tra le ire generali dei parenti.


Il più forte tra il Titanic e Godzilla


Correvano gli ultimi anni del millenio. Si facevano ancora le elementari, ma si era abbastanza grandi per potersi concedere lo scazzo di levarsi il grembiule dopo la seconda ora di lezione (eh, qualcuno qui ha fatto la scuola delle suore, che volete farci). Dietro un tripudio di quaderni colorati e penne tanto agghindate quanto inutili si facevano le osse un gruppo di bambini dalla fantasia sempre in movimento. Ed erano anche gli anni di filmacci come Indipendence Day o Godzilla di Emmerich, o di quel pippone multiOscar di Titanic che tanto eccitava noi giovini solo per la parte della frattura della nave e della morte di centinaia di persone nelle acque fredde dell'Atlantico. Che gioia.
Per questo tra di noi partivano questi contest deliranti in cui facevamo scontrare questi "personaggi". La domanda era: chi è più forte tra Godzilla e il Titanic? Ovviamente la risposta veniva da se, in quanto in seguito progettavamo i mille modi in cui la lucertola gigante faceva a pezzi l'odiata barchetta. Ma la meraviglia, la gioia di questo meccanismo stava nel poter far combattere le creature che stuzzicavano la nostra fantasia, anche se si trattava di semplici figure prese dai nostri libri di scuola.


Il suono ambiguo e prettamente disturbante dell'avvio di Internet



Erano anche tempi in cui ci si poteva sognare di possedere un computer in casa. L'unica lo aveva mia nonna, per motivi che ancora non conosco e non comprendo, visto che era probabilmente la persona meno interessata ad utilizzarlo sulla faccia del pianeta. Per questo approfittavo di ogni scusa possibile ed immaginabile per poter passare del tempo a casa sua a provare questo immenso pachiderma di chip e cavetti, di una lentezza immane e dall'aspetto spartano ed ostile.
Ricordo ancora il casino per attivare Internet, che impossibilitava l'uso del telefono. E che ogni volta che partiva metteva su questo suono raccapricciante.

La Yamato e altri simpatici macchinoni giapponesi.



Immergiamoci di nuovo in una calda atmosfera di pomeriggi estivi, passati su divani cenciosi in mezzo ad un sentore misto di olio di macchina e lacca per capelli, a guardare i cartoni animati giapponesi con l'arrivo dell'imbrunire. Ecco, io ho un amore incondizionato verso i viaggi nello spazio, i mech e la navi spaziali. Mi piacevano molto le serie di Nagai come Mazinga o Goldrake, e non nascondo che molto spesso le preferivo alle serie più leggere e spensierate del calibro di Yattaman o Calendar Man. Ero fissato con la storie drammatiche, a volte anche parecchio adulte come Macross o le serie di Leiji Matsumoto. In particolare ero un fissatissimo con Star Blazers, e penso che buona parte dei miei sogni e dei miei progetti futuri siano stati influenzati da visioni di viaggi a bordo della Corazzata Yamato.
E' una passione che è rimasta accesa come brace sotto la cenere, e che da poco è tornata con grande intensità...ma di questo parlerò in un altro post.



Il cavetto
Una vera pietra miliare della mia generazione. Mastice e cemento di immortali amicizie e di storie meravigliosi, il cavetto del Game Boy Color era una risorsa preziosa e inestimabile per qualsiasi combriccola di giocatori di Pokémon o di qualsiasi altro gioco per Gameboy che richiedesse il cavetto tipo...ahm...ehm...no ok, io l'ho usato solo per Pokémon.
Solo grazie al cavo, infatti, si potevano organizzare gli scambi indispensabili per ultimare il Pokedex in modo corretto o per organizzare lunghissime sessioni di scontri tra allenatori. Ma non era così facile come sembrava. Il cavetto era un risorsa preziosa, un oggetto elitario che non tutti avevano l'onore (e l'onere) di possedere. Spesso ce ne era solo uno per gruppo, e bisognava appoggiarsi all'amico che lo possedeva e adeguarsi alle sue tempistiche e ai suoi interessi. Ma anche una volta ottenuto il cavetto si avevano problemi di tempo, o di luogo. Insomma, un vero macello che richiedeva continui stratagemmi e programmazione dettagliata. Roba che i bimbi di oggi, imbottiti di Wi-Fi e schermini retroilluminati, si sognano.


E voi? Quali sono i vostri cinque momenti dell'infanzia che ancora portate con voi?

13 commenti:

  1. Aah, ne abbiamo clonati di pokemon con quel cavetto :')

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    1. Un esercito di Houndoom. Ma la gente che ne sa? CHE NE SA???

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  2. Il cavetto ç___ç

    Condivido con te questi pezzi di ricordi nostalgici (a parte quello sui mandarini O.o) Ecco i miei 5 punti:

    - Il ricordo del mio primo videogioco (probabilmente è questo, sto cercando ancora di capirlo) ovvero il primissimo Prince of Persia.

    - Il giorno in cui scoprii la biblioteca, quella comunale del mio paese, e presi in prestito un libro-gioco fighissimo.

    - Quando trasmettevano Zorro sulle reti Rai mi vestivo maschera e mantello e saltavo dal tavolo come un pazzo imitando Don Diego! :D

    - Quando ho scoperto come clonare i pokemon (divenni un dio tra i miei amici per tutto il resto di quella calda estate).

    - Il mio primo VERO libro (non conto i piccoli brividi e quelli del battello a vapore) cioè I figli del capitano Grant... ogni volta che ripenso a quando sfogliavo quelle paginone (era un'edizione molto grossa) mi si contorce lo stomaco!

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    1. Che figo che era Zorro! :D Seguivo sempre ogni cosa che si parava in TV su di lui, sia il cartone che le serie, vecchie o nuove che fossero.

      Il clonaggio dei Pokemon e' universalmente conosciuto come la parte piu' felice dell'infanzia di noi tutti ragazzi dei primi Novanta. :D

      Bello il Capitano Grant. Io incominciai proprio con Verne e Salgari, ma non ricordo esattamente con che libro. Mi informero'.

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  3. Io ricordo anche il Commodore 64 e la cassetta col videogame dei Ghostbusters :O

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    1. Io avevo una bruttura di pseudoconsole che si chiamava SegaPico. Con cassettoni improponibili. D:

      Per il resto scroccavo a bestia dagli amici, tra N64 e PS1.

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  4. ... Il cavetto.... Io avrei picchiato a sangue bambini per rubargli i loro game boy, e tu avevi addirittura il cavetto... Maledizione.... Far partire internet una volta era una missione xD

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    1. Ma io mica lo avevo, il cavetto. XD

      Ti pare che potevo concedermi TALE lusso?

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  5. E sono approdato qui grazie alla pubblicità che il sig. Cervello Bacato ti ha fatto :)

    I mandarini cinesi li ho citati anche io di recente da qualche parte... LOL!
    Non li mangio da secoli. Era particolarissimi.

    Wè, non m'offendere Indipendence Day che è uno dei miei film preferiti (e ti chiederai quali escremenziali gusti cinematografici io abbia :p)

    Le storie drammatiche dei cartoon anni '70 sono bellissime!
    Su tutti, Kyashan. Mamma mia!

    Moz-

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    1. E ringraziamo il Sor Cervello Bacato va. Benvenuto!

      Indipendence Day e' uno dei cult della mia infanzia. Ogni volta che lo riguardo in TV non riesco a trattenere le risate nel suo cosi' immensamente AMMERIGANO. Muahahah
      Di sicuro e' meglio degli ultimi film di Emmerich.

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    2. E' il MIGLIORE tra i suoi film! Senza dubbio!^^
      E' tremendamente americanissimo, bellissimo!

      Oh, penso che potremmo diventare amici, ti seguo :)

      Moz-

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  6. Se Gianni Rodari fosse ancora vivo potrebbe trovarci un sacco di cose interessanti per le sue storie.
    Hai tutta la mia stima per Godzilla e il Titanic!

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    1. Pollice in su per la Fatality di Godzilla su quella bagnarola maledetta. :D

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