martedì 12 febbraio 2013

Dimissioni non ordinarie

Io lo avevo un po' predetto, che sarebbe stato un lunedì singolare. Sia in vista di numerosi ed onerosi appuntamenti della mattina seguente, sia per via della neve papposa che ha RIniziato a buttare sulla città e quando nevica a Londra soncazzi sia per una curiosa coincidenza di date.

Lo avevo predetto e tale proposito si è avverato. Proprio a dire: le vie del Signore sono infinite. Per rimanere in tema.

Ora, no sarò certo io a dovervi ricordare cosa è accaduto e perchè se ne parli così tanto. Diciamo che è materia che coinvolge la brusca interruzione di un incarico di lavoro che normalmente richiede un dose di tempo e lavoro maggiore n modo indefinito.



Io son ignorante, o mi dichiaro tale come qualsiasi persona sana di mente in momenti come questi, però mi ci butto e dico la mia.

Le dimissioni di un pontefice son cose che capitano, inutile questionare. Son cose che non capitavano da seicento anni ma in generale son capitate e finchè ci sarà una identità riconosciuta di Chiesa Cattolica continueranno ad esserci. Quindi alla luce di tutto ciò, in una fase di quasi totale incoscienza, ci si può mettere nei panni di sto povero cristo, ottantanni suonati, che di fare il Papa s'è stufato. "La responsabilità è troppa, lascio l'incarico". Uè son quattro parole in croce non c'è molto da ragionarci. Ha deciso di lasciare e lascia. Probabilmente andrà a fare hiking nella Foresta Nera per il resto dei suoi giorni perchè, si sa, abdicare da un soglio pontificio non è proprio una cosa che fa una gran pubblicità, però diciamo che va bene così.

Magari è colpa di Twitter. Può essere.

Ora è chiaro che la faccenda non è così semplice, che dietro ci saranno tutta na serie di magagne tra vescovi, arcivescovi e cardinali vari, che c'è tutta una serie di procedure e di pratiche da rispettare e che
ce lo hanno pure un po' buttato fuori, diciamocelo. Ma io sono ignorante e quindi su ste cose, appunto, ignoro.

Però se proprio devo essere schietto su quello che vedo, e su quello che sento, una cosa alla fine di tutto questo gran casino di post su Facebook e su Twitter: che dopo quattrocento anni di silenzio il massimo con cui sappiamo rispondere sono una fioppa di status insulsi su Facebook dimostra, abbastanza tristemente, che la nostra capacità di far satira non è affatto migliorata. Anzi, adesso tutto è una gran bella cazzata, un bello scherzo.
Con Ratzinger era facile. Era facile perchè con Wotjla per schiodarlo da quell'aura di sacralità e di candore immacolato dovevi tirare in ballo il KGB e l'AIDS. Con Ratzinger ti bastavano due stronzate sui preservativi e sulla somiglianza con Palpatine e l'avevi tirato giù come una processionaria.

Massì, alla fine e' tutto un grosso scherzo. Vai a casa Joseph, ci hai provato. Tanto loro lo sanno già, che il prossimo è peggio, è sempre così.
Prima di chiudere casa ricordati di lasciare le chiavi sotto lo zerbino, sennò la portineria si incazza.

Update:
Nel frattempo parte il rotocalcalco per il prossimo pontefice. Io spero in Jessica Nigri. Aye


Titoli alternativi per questo posto:

-  Colui che fece per twittate il gran rifiuto
- Tanto v'ariva uno più stronzo de me, che ve pare?

2 commenti:

  1. :P me pare che stai dì na cosa giusta... pochi secondi fa ho letto in un'immagine:siamo rimasti senza governo, papa e lavoro, bel pease di... ma è stata la gente a volerlo o sbaglio? per qualsiasi cosa ci sarà sempre qualcuno che dirà che non va bene quello che si sta facendo e questo vale anche per il papa, come hai detto te

    RispondiElimina