domenica 15 aprile 2012

TURF - Jonathan Ross e Tommy Lee Edwards

New York, 1925. Durante la fase più intensa e violenta del Proibizionismo alcuni dei più potenti boss mafiosi della città vengono sistematicamente ritrovati massacrati assieme a tutti i loro uomini. Dietro a questi incidenti sanguinolenti sembra esserci la potente famiglia Dragomir, residente in una villa sottratta ad una famiglia scomparsa nel nulla. Essi sono a capo di un misterioso popolo arrivato via nave dalla Romania, che al traffico illegale di whisky preferisce quello del sangue umano.
In questa vicenda andrà ad indagare la giovane ed irruente giornalista Susie Randall, alla ricerca dello scoop della sua carriera, andando così ad incrociare la sua strada con quella dei Fratelli Dragomir, Gregori e Stefan, separati da scelte e convinzioni differenti. E mentre sulla Grande Mela si innalzano le ombre di una violenta battaglia, il cinico e disilluso gangster Eddie Falco si ritroverà suo malgrado a dover afferrare le redini della resistenza contro i mostri che stanno per prendere la sua città. Assieme a lui un partner d'eccezione: un fuggitivo sceso dal cielo, cresciuto come lui in una spirale di odio e di violenza...


Poliziotti, gangster, tommy guns e vampiri. E un alieno.
Questo è in sostanza Turf: un ottimo prodotto d'intrattenimento che propone una storia sui generis, una sorta di pseudo pulp che strizza l'occhio all'atmosfera di film ambientati negli Anni '30  (come Scarface o la trilogia del Padrino) ma che poi va a miscelarsi con elementi horror e fantascientifici. Vediamo quindi gli eleganti ma allo stesso tempo feroci Strigoi, la minaccia che si sta per abbattere sulla città: esseri veloci e seminvulnerabili, capaci di nuotare nell'aria e dotati di sensi sviluppati e di vita più lunga. Per non parlare della nave da carico dell'alieno Spleen, uno dei personaggi meglio riusciti della serie (anche se fondamentalmente biascica solo due parole nella nostra lingua) col suo buffo miscuglio di macchine ed organismi viventi. Il tutto orchestrato sapientemente dall'ottimo tratto di Tommy Lee Edwards, pittorico ma allo stesso tempo pulito e dettagliato.
Jonathan Ross, noto e controverso volto della BBC qui alle sue prime esperienze nel mondo del fumetto, definisce la sua creatura come:

"An intelligent popcorn movie. Lots of action, lots of setting, lots of cool ideas, but with an emotional heart to it"

E gli do ragione. La storia è scorrevole e si lascia leggere con piacere, l'azione non manca e così l'adrenalina. Anche la trama è articolata e le vicende dei vari personaggi sono collegate tra di loro da un ottimo intreccio narrativo, che solo verso le battute finali inizia leggermente a scricchiolare.



Ovviamente non siamo di fronte ad un capolavoro o ad una perla imperdibile, ma Turf si conferma come un buon gangster comic fantascientifico, con una lieve infarinatura di dieselpunk e di storia alternativa. Prendetelo in considerazione.

4 commenti:

  1. dieselpunk è una splendida definizione

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    1. Piace un sacco anche a me. Negli ultimi sta diventando un vero e proprio termine specifico, ben distinto dallo steampunk.

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  2. Lo schifo vero è illuderci tutti quanti con un post che ha questo titolo ma che, purtroppo... non esiste!

    consiglio caldamente una compilation tipo "musica di primavera": magari ti diverti un po'! E, già che ci sei, ascoltati questa: http://www.youtube.com/watch?v=1SXyhzmEdMc

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    1. Non è che non esiste, e che semplicemente non è ancora una bozza e non ha quel titolo. ;)

      La Musica di Primavera arriverà a maggio sto giro. Saluti.

      P.S. Ma te, Skype? Causa persa?

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