giovedì 24 gennaio 2013

Cocaine

Questa è una nota di fantasia che prende spunto da fatti storicamente corretti. Chissenefrega se le cose non coincidono. Nomi, cosi, animali e città non corrispondono in alcuni modo a persone o cose realmente esistenti. E se pure corrispondono non li indovinerete mai e se li indovinate sono comunque cazzi vostri. Ciao.


La neve fa bene ai blog. Concede il potere sovrannaturale di scrivere. A me sta capitando adesso.

Capitano cose insolite, quando si ha del tempo e si riflette su quello passato. Ci si accorge di piccoli dettagli che prima sarebbero passati come insignificanti. Prendiamo Facebook, per esempio. Passata la maratona di commenti a cazzo a post risalenti al 2008, lo spam fautore di imperiose bestemmie e gli attimi di panico per le scomparse casuali della barra blu, ci si ritrova nel silenzio della propria camera a pensare:

Cavolo, tra una cosa e l'altra sono qui da quasi cinque anni (nonevvero).

Nome, cognome, password, profilo, home, link, commenti e mi piace sono state il metronomo impetuoso e costante di una una sostanziosa parte della mia vita, e sicuramente continueranno ad esserlo (Anche perché non mi vengono in mente molte cose capaci di poter terminare questo rapporto oramai simbiotico se non la possibilità di una disastrosa crisi energetica, la fine delle comunicazioni terrestri o la mia morte). Eppure la quantità d'acqua passata sotto il ponte di Zuckenberg ogni tanto mi perprime.


Mi è capitato di trovarmi alle due di notte, appena uscito dalla Fascia Oraria delle Bermuda (Zerocalcare docet) con gli occhi pizzicanti e formicolanti e con quella sensazione abissale di totale smarrimento che la contraddistingue. Mi ero messo a scrivere due cazzate sulla chat. Discutevo animatamente con un amico. O forse meglio dire un troll. O forse entrambi, un troll addomesticato (che alla fine smette di essere sia l'uno che l'altro). Insomma stavamo discutendo io e questo tale, che chiameremo Mondo Zappa, dibattendo come al solito sui Queen e su Bayonetta visto che a quanto pare continua a non capire una sega di entrambi, o su quanto sia bello l'ultimo film di Tarantino machenonmidovevaspoulerareuncazzoperchènonhoancoravisto.

E nel mentre sfogliavo un po' la pagina della informazioni, aggiornando qua e la qualche vecchia informazione e rispolverando qualche polveroso link. E' capitato di imbattersi in qualche vecchia pagina fossile, abbandonate da uno o due anni. Alcune non si so nemmeno quando le ho mipiacciate. Forse erano i classici link suggeriti sulla destra che si potevano aggiungere a manetta. Residui ormai morti di un bel tempo passato.
Alcune di queste sopravvivono, tentano di farlo. Si danno ad attività impensabili, pubblicando news farlocche o link del cazzo a sfondo sessuale. Ti fai quattro domande ( e anche quattro risate) quando vedi una pagina come Le Allegre dormite di Homer Simpson convertita dall'admin in una pagina a sostegno di Berlusconi. Totale assenza di coerenza. Ma le pagine sul fascismo no, quelle rimangono, indelebili e granitiche.

Un altra brutta esperienza è stata quella di ricordarsi tutto ad un tratto dell'esistenza della pagina, tra l'altro frequentata assiduamente in tempi remoti e di cui l'admin è un caro amico, e preoccuparsi di botto: che fine avrà mai fatto? Avrà smesso di usarla? L'avrà chiusa? Sarà stata cancellata?
Vado sul profilo di Giovanni e il link non c'è. C'è solo la sua nuova foto profilo in cui sorride smaliziato. Lo trovo bene, è in forma. Avrà fatto a meno della pagina? Non era male, tutta roba otaku che ho superato con la Maturità.
Alla fine riesco a mettere in croce nel mio cervello due parole chiave per cercare il titolo e riesco a ritrovarla. Oh, meno male, è ancora qui ed  è molto ordinata.
Però gli ultimi due link risalgono uno a primi di gennaio, e l'altro a settembre dello scorso anno. Umh, c'è crisi. Chiudo la pagina senza che quella sensazione di stranezza mi abbia abbandonato.

Non riesco nemmeno ad immaginare in che condizioni si trovi il NeoPet (essì, ne avevo uno). Probabilmente il limitato programma di quel gioco l'avrà lasciato solo con le due barre di vita svuotate e una notevole quantità di cacche in giro per quel salotto male arredato. Se il gioco funzionasse come me lo immagino io nella mia testa a quest'ora di quel coso non rimarrebbero che le ossa e un orrenda pozza di mucillagine che costituiva, in tempi passati sempre, la sua carne a pelo bluastro mischiata ai resti la piantina decorativa sulla destra della porta.
Mi sento quasi orgoglioso di ricordarmi così tanti dettagli. Ma poi mi rendo conto che in effetti ho ancora uno screen di quel coso ributtante.

Questa è anche l'era degli Hangout su Google Plus+. Madò. Gli Hangout son stati una svolta. Praticamente cinque sere su sette sono in hangout con un gruppo tra i due e i cinque amici e disquisire della merda sibilante che sfreccia per il mondo. Com'era il mondo, il rapporto sociale, prima degli Hangout di Google Plus? Io mica me lo ricordo sa.
Si passa del tempo in chat e in videochat con gente strana, individui conosciuti a muzzo su pagine di scadenti videogiochi a sfondo storico, divenuti compagni di un viaggio fatto di inchiostro, cosplay vestite in modo indecente, cani a pelo lungo e una buona dose di cazzaragine.
La nostalgia del passato, anche quello virtuale, è un fenomeno singolare e straniante proprio a causa della natura virtuale di queste memorie. Ci son cose che son andate via, cose che son rimaste. I quizzoni tipo "Che tipo di Power Ranger sei?" oppure "A quale animale assomiglia di più la tua patetica vita sessuale?" sono scomparsi, grazie a Dio. Le richieste di amicizie per i giochi online purtroppo no.
Ti viene in mente con nostalgia i bei tempi delle cinque stelle su Youtube. Un po' più raramente della vecchia schermata di Blogger (nonostante sia stata sostituita poco tempo fa). Deviantart invece boh, non cambia mai. E' sempreverde e sempre verde.

Son quattro anni oramai che son vedovo, stando a Facebook. Mi ci son messo io, sto bene così. Escludiamo solo un breve parentesi di un mese in cui mi son temporaneamente maritato con una compagna di classe per rispettare la moda giovanile. Compagna di classe dai dubbi gusti calcistici e musicali, ma dotata di altri importanti requisiti.

"Le tette".

See mai dovesse ricapitarmi una botta di nostalgia così forte sarà in un futuro più lontano e spensierato di questo. Con molta meno neve in giro.



9 commenti:

  1. Parole sacrosante, credo anche io di avere ancora un bel residuo di schifezze, post dimenticati e imbarazzanti, alcuni dolorosi... Bella canzone, bellissimo post.

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    1. Purtroppo FB non dimentica. :\
      Oramai con questo Diario sfoglire figuraccie e battute di pessimo gusto di quattro anni fa è piuttosto facile.

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  2. Vedi te questa fascia oraria della Bermuda a cosa porta xD Comunque i requisiti della sopracitata ragazzuola sono più che validi :D

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  3. le stelle di youtube mi hanno fatto piangere mezza lacrima... che ricordi!

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    1. Quando i "Non mi piace" valevano ancora qualcosa.

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    2. appena ho visto il titolo ho pensato subito a quella canzone, azzeccatissima ( anche se non mi garba più di tanto). vomitosupremo

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