88 è di certo il numero perfetto.
Che tu lo divida verticalmente, orizzontalmente o persino diagonalmente, l'88 ti darà sempre due forme speculari.
L'88 sono due otto affiancati. L'otto è un numero che ti da un senso di stabilità, di sicurezza, di energia infinita, di eternità. In più sono pure due, così hai anche la garanzia.
E poi sulle magliette è una figata.
Pace e Bene, mi rinchiudo nel caldo tropicale della mia mente.
Enjoy the end of the world! Il canale del giorno, nato semplicemente per ricordarti che anche tu, in fondo, esisti (o forse no?).
mercoledì 13 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
MESSAGGIO IN BOTTIGLIA.
Bene signori, ci siamo. Il grande giorno è arrivato. Tenetemi la bara e i crisantemi in caldo.
A domani.
A domani.
giovedì 7 luglio 2011
SPUMA ROSA
Posso definirla così, spuma rosa, la materializzazione di ciò che sto provando in questo momento.
Delicata, quasi eterea, profumata, cosparsa dappertutto. Ho le osse e le viscere pregne di questa delicata spuma rosa.
E' bastata mezz'ora e le sue guance sono tornate rosee, e il suo sorriso limpido. Diamine, quanto mi sento a terra.
Piangere al suo esame non è il massimo, soprattutto se neanche lo fai per lei, ma per te stesso. Che come studente vali all'incirca un sessantesimo di quanto vale lei, che si è fatta il mazzo per dimostrare quanto valeva davanti ad una commissione di merda. Mentre a te, fancazzista menefreghista, di tutto questo non te ne è mai fregato un cazzo. Non l'hai mai nemmeno accettata la sfida.
Non ti fai schifo? Non ti reputi davvero l'essere più disgustoso della terra? Con te farò i conti dopo, tanto ti sei già strutto abbastanza. Può un cuore tentare di cancellare se stesso?
L'importante è che lei sia felice. Non importa il come, il quando, il perchè, o il chi. No aspetta, il chi conta, devi essere tu, stronzo, se no che te lo stai facendo a fare il mazzo?
Sei felice? No, non ancora. Ma forse ho capito cos'è la felicità.
Forse la sto solo toccando con la mano, ed è troppo poco consistente, come fragile spuma rosa. Ma sò che colore e che profuma ha.
Spero che il vento non me la porti via.
Delicata, quasi eterea, profumata, cosparsa dappertutto. Ho le osse e le viscere pregne di questa delicata spuma rosa.
E' bastata mezz'ora e le sue guance sono tornate rosee, e il suo sorriso limpido. Diamine, quanto mi sento a terra.
Piangere al suo esame non è il massimo, soprattutto se neanche lo fai per lei, ma per te stesso. Che come studente vali all'incirca un sessantesimo di quanto vale lei, che si è fatta il mazzo per dimostrare quanto valeva davanti ad una commissione di merda. Mentre a te, fancazzista menefreghista, di tutto questo non te ne è mai fregato un cazzo. Non l'hai mai nemmeno accettata la sfida.
Non ti fai schifo? Non ti reputi davvero l'essere più disgustoso della terra? Con te farò i conti dopo, tanto ti sei già strutto abbastanza. Può un cuore tentare di cancellare se stesso?
L'importante è che lei sia felice. Non importa il come, il quando, il perchè, o il chi. No aspetta, il chi conta, devi essere tu, stronzo, se no che te lo stai facendo a fare il mazzo?
Sei felice? No, non ancora. Ma forse ho capito cos'è la felicità.
Forse la sto solo toccando con la mano, ed è troppo poco consistente, come fragile spuma rosa. Ma sò che colore e che profuma ha.
Spero che il vento non me la porti via.
domenica 3 luglio 2011
LUGLIO BASTARDO
Poche cose sparse.
Cinque giorni a Fregene, assieme ad un amico, chiusi in una vera veranda soleggiata. Tra partite a Zelda, birre, chiacchere su donne e giustizia morale, il senso della vita mi si srotola avanti poco a poco.
Ho scoperto che mia sorella è dotata di superpoteri. Quello di uccidere la gente spaccandogli i maroni.
Io e la mia Toyota IQ oramai siamo un organismo simbiontico.
Tornato a casa, puzzando come un maiale dentro un pelle di cammello in una giornata d'agosto, mi siedo e scrivo due cazzate sul blog.
E vi dedico anche una canzone. Notte stronzi.
Cinque giorni a Fregene, assieme ad un amico, chiusi in una vera veranda soleggiata. Tra partite a Zelda, birre, chiacchere su donne e giustizia morale, il senso della vita mi si srotola avanti poco a poco.
Ho scoperto che mia sorella è dotata di superpoteri. Quello di uccidere la gente spaccandogli i maroni.
Io e la mia Toyota IQ oramai siamo un organismo simbiontico.
Tornato a casa, puzzando come un maiale dentro un pelle di cammello in una giornata d'agosto, mi siedo e scrivo due cazzate sul blog.
E vi dedico anche una canzone. Notte stronzi.
vomitosupremo: Sense #1
vomitosupremo: Sense #1: "Attualmente la vita mi riempe il ventre, mentre la cassa da morto mi conduce a casa."
Iscriviti a:
Post (Atom)